Il Consiglio dei ministri di venerdì approverà lo stato d’emergenza per le province di Parma e Reggio Emilia, colpite dal terremoto del 23 dicembre scorso. Lo ha confermato il capo della Protezione Civile Guido Bertolaso in un’audizione alla commissione ambiente al Senato, sottolineando che alla dichiarazione seguirà un’ordinanza di protezione civile con cui verranno definiti gli interventi necessari e verrà nominato commissario straordinario il presidente della Regione.
Al ministro Tremonti, ha aggiunto Bertolaso, sono comunque già stati chiesti 15 milioni per far fronte alle esigenze più urgenti, come l’assistenza alle circa 150 persone rimaste senza casa. ”Il fatto che il terremoto si sia verificato in Emilia Romagna, dove gli edifici sono stati costruiti in modo attento – ha detto – ha permesso di limitare al massimo i danni: in altre parti del nostro paese la situazione sarebbe stata ben diversa”.
Bertolaso ha poi ribadito che le verifiche sono ancora in corso e solo quando saranno concluse, entro una quarantina di giorni, sarà possibile fare un quadro completo degli interventi finanziari da mettere in atto, quantificato dagli enti locali attorno ai 150 milioni di euro.
Alla Commissione Bertotaso ha infine ribadito la necessità di mettere in atto una seria politica di prevenzione. ”Quella di dedicare maggiore attenzione a strategie di prevenzione serie, efficaci e concrete deve essere una priorità – ha concluso. Il terremoto non uccide, uccidono gli edifici costruiti male e senza gli accorgimenti sismici laddove si sà che ci può essere un terremoto. Farlo costa diverse leggi finanziarie messe insieme e nessun paese può permettersi di farlo con un solo intervento, ma questa strategia è l’unica che paga e che permette di essere al sicuro”.