Sabato 10 maggio ore 21, presso la Biblioteca Auris di Vignola, Mario Calabresi presenta
‘Spingendo la notte più in là. Storia della mia famiglia e di altre vittime del terrorismo‘.
E’ un libro doloroso questo di Mario Calabresi, il giornalista di Repubblica che, all’età di 37 anni, ha deciso di tornare ai tempi bui della tragedia di suo padre, il commissario Luigi Calabresi ucciso a Milano nel maggio del ‘72. Un libro necessario, che riscrive la storia della famiglia Calabresi e di alcuni altri familiari di vittime del terrorismo degli anni ’70, “gli anni di piombo”, definiti da Sergio Zavoli “notte della Repubblica” italiana. Nel libro racconta anche l’incontro commovente con Antonia Custra, ucciso dai terroristi nel ’77 e con Francesca Marangoni, la figlia del direttore del Policlinico ammazzato dalle Brigate Rosse nel 1981. Ovviamente torna anche sulla morte di Pinelli (“in casa nostra non è mai stato un nemico”) che rappresenta l’altra faccia della tragedia di suo padre. E scrive con chiarezza ciò che è emerso dagli atti processuali: “tutti, concordemente dissero che nel momento in cui Pinelli precipitò, Calabresi non era nella stanza” dove invece c’erano altri cinque uomini della Polizia. Calabresi prosciolto, dunque. Ma nel frattempo era stato ucciso. A quel vuoto che perdura, a quell’assenza profonda, il libro cerca di dare una qualche, seppur velata, risonanza. Il libro esiste anche nella versione corredata da DVD con la recitazione di brani da parte dell’attore Luca Zingaretti.
Lunedì 12 maggio, alle ore 20,30 presso la Sala Conferenze Circolo Paradisi, via Paradisi 11, Vignola, Andrea Barbi presenta ‘Perchè a Modena si dice così? (Mo pensa te)‘.
Andrea Barbi è un vero personaggio modenese, versatile, professionale, di successo. Dalle radio alle tv, dai locali, ai teatri e alle piazze ha già un posto tra i “ricordi di domani”.
La sua ultima geniale fatica è il libro ‘Perchè a Modena si dice così? (Mo Pensa te), dall’idea dell’editore Gianluca Borgatti in collaborazione con TRC-Telemodena. E’ una raccolta dei modi di dire dialettali, corredati da cartoline d’epoca, da simpatiche illustrazioni e dalle risposte più singolari date al suo microfono-coccodrillo dai suoi numerosi intervistati. Un viaggio straordinario nella glottologia, nell’etimologia e nella derivazione di molti termini che tutti i giorni usiamo gergalmente ma non ne conosciamo l’origine. In collaborazione con l’ Associazione socio-culturale “Circolo Paradisi” Vignola.