Riportare l’attenzione sulle piccole e medie imprese per rilanciare un Paese a rischio crescita zero. Un richiamo forte che rappresenta il filo conduttore delle proposte elaborate dall’Associazione modenese per porre al centro del dibattito politico i problemi delle imprese.
Partendo dalla pesante congiuntura economica internazionale che lascia prevedere rischi di stagnazione, Confesercenti Modena, pur in presenza di un tessuto economico locale ancora dinamico, guarda al futuro proponendo di assumere misure volte a sostenere il sistema economico e chiede con forza di riconoscere il valore sociale ed economico delle piccole e medie imprese – oltre 5 milioni in Italia – che rappresentano il cuore dell’economia italiana.
Al prossimo Governo Confesercenti avanza dieci proposte ritenute centrali per il rilancio dell’economia. Tra queste spiccano fisco, voce sempre più pressante nei capitoli di bilancio delle imprese; burocrazia, vero e proprio ostacolo alla crescita e alla competitività del sistema economico; la sicurezza, tema sempre più caldo; innovazione e formazione, vere leve su cui puntare per sostenere lo sviluppo del Paese. Inoltre, assume particolare rilievo per il rilancio dei centri urbani, il ruolo che gli esercizi commerciali e della ristorazione svolgono a sostegno della riqualificazione del tessuto urbano.
Rispetto al fisco, è necessario un abbassamento della pressione fiscale compensata dal recupero di risorse attraverso una riduzione della spesa pubblica e azioni di contrasto all’evasione. Fondamentale è procedere anche nella direzione del federalismo fiscale. Deve però esserci un cambio radicale della politica fiscale, che oggi tende ad assumere carattere vessatorio, e rivederlo invece in funzione dello sviluppo, a sostegno cioè dell’innovazione e della creazione di posti di lavoro.
Sul fronte della sicurezza e legalità, va ricordato prima di tutto che si tratta di temi emergenti che costituiscono il presupposto per lo sviluppo economico del Paese. In particolare, anche rispetto al nostro territorio assume sempre più rilevanza la necessità di attivare azioni volte a colpire in modo incisivo possibili infiltrazioni della criminalità organizzata e di dotarsi degli strumenti per un presidio migliore del territorio, attraverso uomini e mezzi, volto alla prevenzione ed al contrasto della criminalità.
Con riferimento della burocrazia serve da un lato una netta semplificazione degli adempimenti e degli oneri amministrativi, dall’altro una riforma della Pubblica Amministrazione rivolta a facilitare il rapporto con il sistema produttivo.
Centrali sono poi innovazione, ricerca e formazione che rappresentano per il settore terziario la vera scommessa per individuare un percorso di recupero di competitività del sistema economico, anche nei settori del commercio, turismo e servizi, il cui peso è in costante aumento.
Infine, nelle sue proposte Confesercenti sottolinea l’importanza di incrementare gli investimenti per la riqualificazione territoriale ed il potenziamento infrastrutturale dei centri urbani, perché il futuro della piccola e media impresa commerciale e lo sviluppo del turismo culturale sono legati al rilancio delle città, all’efficienza dei servizi, pubblici e privati, all’accessibilità e alla mobilità.
Il testo integrale del contributo elaborato da Confesercenti è scaricabile sul sito di Confesercenti Modena.