Il programma per il 2008 degli incarichi di studio, ricerca e consulenza della Provincia di Modena, che prevede una spesa di 399.500 euro a fronte di un bilancio complessivo di 160 milioni di euro, è stato approvato nei giorni scorsi dal Consiglio provinciale. Il programma, previsto dalla nuova legge finanziaria, ha ottenuto il voto favorevole dei gruppi di maggioranza e quello contrario di Forza Italia-Pdl, Alleanza Nazionale e Udc.


«Gli incarichi – ha spiegato Stefano Vaccari, assessore provinciale al Bilancio – riguardano obiettivi già inseriti nel bilancio della Provincia che, per essere raggiunti, necessitano dell’apporto di figure esterne». Sono 19 gli incarichi assegnati a professionisti e a esperti, con compensi che variano da 2.500 a 60 mila euro, per intervenire nei progetti promossi dalla Provincia. La spesa complessiva di 400 mila euro corrisponde allo 0,25 per cento del bilancio.

Tra le finalità individuate ci sono la pianificazione dell’uso razionale dell’acqua attraverso la promozione di azioni per il risparmio idrico; la qualificazione e lo sviluppo del tessuto imprenditoriale provinciale incentivando la creazione di imprese innovative; la promozione di interventi a favore dei giovani e degli stranieri; misure per sostenere il raggiungimento del successo scolastico e contrastare la dispersione.

Secondo Dante Mazzi (Forza Italia-Pdl) un programma «che spende soldi per fornire il raccordo tra organismi non profit ed enti locali è inaccettabile e non commentabile». Dello stesso parere anche Tomaso Tagliani (Udc) per il quale «c’è chiaramente la possibilità di dare incarichi agli amici non si sa per fare cosa». Ivano Mantovani (Pd) ha invece sottolineato che «la spesa è irrisoria in rapporto al bilancio e gli incarichi sono affidati a persone di comprovata competenza per cui non c’è spazio per i favori».