Il TAR dell’Emilia-Romagna ha di nuovo respinto, con un provvedimento in data di ieri, le istanze presentate dalla società Corno alle Scale e ha confermato la validità degli atti compiuti da Regione, Provincia e Comune “considerato che la decadenza delle concessioni, ancorché sospesa in sede di appello, ha prodotto una serie di atti i cui
effetti non pare opportuno sospendere in considerazione dell’esigenza di assicurare la continuità del servizio”.
Deve proseguire quindi, per il TAR dell’Emilia-Romagna, la gestione straordinaria degli impianti di sci del Corno determinata da Regione ed
Enti Locali.
“Avevamo fatto già ieri una facile previsione – commenta l’Assessore regionale alle Attività produttive Duccio Campagnoli – nell’evidenziare
che le sceneggiate di vittoria e capovolgimento di fronte rappresentate dalla società Corno alle Scale erano fuori luogo. Sono state infatti di
nuovo confermate e riconosciute le ragioni dell’intervento che abbiamo dovuto determinare, come atto dovuto e nel pubblico interesse.
Il Consiglio di Stato, corrispondendo alle richieste di Regione ed Enti Locali, ha già determinato l’anticipo della convocazione dell’esame in
sede di Camera di Consiglio, dopo il primo pronunciamento “determinatosi in inaudita altera parte”, all’11 di marzo”.
“Confidiamo, anche alla luce dell’ulteriore pronunciamento del TAR Emilia-Romagna – ha concluso Campagnoli – che in quella stessa sede vi
siano tutti gli ulteriori approfondimenti necessari. Per parte mia, ribadisco che abbiamo agito ed agiamo per la tutela delle regole e del
pubblico interesse. Mi auguro che esponenti dell’Assemblea Legislativa Regionale sappiano comprendere le condizioni dei fatti e le ragioni di
questa azione pubblica, nonché delle responsabilità imprenditoriali che l’hanno determinata, senza farsi sviare né da informazioni poco corrette e troppo frettolose né da contiguità politica”.