A proposito del fermo dell’autotrasporto merci, Assimpresa – Conftrasporto conferma il previsto successo della protesta che raccoglie l’adesione di oltre il 90% della categoria. La massiccia partecipazione registrata è la migliore e più efficace risposta al Ministro Bianchi – si afferma in Assimpresa / Conftrasporto – il quale ha commesso l’azzardo di minimizzare la protesta asserendo che le Associazioni promotrici del fermo sarebbero minoritarie.


Assimpresa / Conftrasporto si conferma in effetti come l’Associazione maggiormente rappresentativa in provincia di Modena, dove la manifestazione vede posti di “sensibilizzazione” organizzati dagli autotrasportatori sia al casello Modena Nord, che a Campogalliano, Mirandola e Sassuolo, nelle cui aree si stanno creando lunghe code di camion e autovetture.
L’assemblea unitaria di domenica ha, con ogni evidenza, sortito l’effetto di radicare negli Imprenditori la convinzione delle ragioni di fondo della protesta, volta a salvaguardare la redditività aziendale e ad indurre il Governo ad attuare una politica di sviluppo per un settore indispensabile alla crescita dell’economia.
Assimpresa – Conftrasporto ribadisce come, il fermo dell’autotrasporto merci, derivi dalla presa d’atto della mancanza di interesse da parte del Governo nei confronti della categoria. Dall’orario di lavoro, al costo del lavoro, alle risorse per il ricambio dei veicoli pesanti, alla riforma del settore, nessuno dei nodi essenziali per sostenere il settore del trasporto merci e indirizzarlo verso un suo sviluppo anche in relazione alla concorrenza straniera, è stato affrontato in maniera coerente con la necessità di prospettive positive per il settore.
Tardiva, priva di garanzie concrete, allargata in modo strumentale anche alle associazioni che non aderiscono alla protesta. Così era stata definita da Assimpresa / Conftrasporto la convocazione giunta dal Ministero dei Trasporti, cui le associazioni dell’autotrasporto hanno comunicato l’impossibilità pratica di revocare il fermo peraltro in quel momento già scattato con il blocco delle operazioni di carico.
Le associazioni dell’autotrasporto quindi, disponibili a partecipare all’incontro convocato per domani, martedì 11 alle ore 12.00, confermano e attuano il fermo generale dei servizi.

Anche nel resto d’Italia, il fermo completo dei servizi di trasporto merci ha raggiunto percentuali di oltre il 90% e proseguirà nei prossimi giorni.
Si Ringraziano tutti gli operatori del settore – si dichiara in Assimpresa Conftrasporto – che, sacrificando il proprio lavoro, hanno risposto così massicciamente alla protesta. Il Ministro Bianchi, nelle dichiarazioni rilasciate ieri al TG1, ha dimostrato ancora una volta di non conoscere il settore dell’autotrasporto. Le aziende ferme sono più di 150 mila: a differenza di quanto pensava il Ministro è la stragrande maggioranza della categoria a contestare le sue scelte.

E’ inoltre fuori luogo qualsiasi presa di posizione di poche Associazioni, che rappresentano particolari interessi e che denunciano pressioni perché i camion non circolino.
La categoria si è fermata oggi per non fermarsi per sempre.
A questo punto ci si aspetta che il Governo prenda atto della reale situazione di difficoltà in cui versa il settore e fornisca, al più presto, risposte adeguate alla categoria.