Prosegue l’impegno della nostra città per la promozione di iniziative a favore dell’abolizione della pena capitale. Nell’ambito della Giornata mondiale delle città contro la pena di morte, promossa dalla Comunità di Sant’Egidio, in programma oggi, Reggio Emilia ha avviato una serie di appuntamenti per sensibilizzare e informare l’opinione pubblica sui temi della lotta alla pena capitale e della tutela dei diritti umani, realizzata dal Comune con la collaborazione di Reggio nel mondo, Scuola di pace, Cgil, Cisl e Uil. Alle iniziative aderiscono la stessa Comunità di Sant’Egidio, Amnesty international, l’Associazione Carlo Bortolani Onlus e la Coalizione italiana contro la pena di morte; con il patrocinio della Provincia di Reggio.

Il primo di questi appuntamenti si è svolto proprio oggi al liceo Ariosto-Spallanzani, dove Rick Halperin, presidente di Amnesty international Usa e della Texas Coalition to abolish the death penalty (a cui Reggio Emilia aderisce dal 2002), ha incontrato studenti e istituzioni cittadine. L’incontro è stata occasione per ribadire la necessità di proseguire l’impegno comune contro la pena di morte, ma anche per festeggiare l’approvazione, da parte della terza commissione dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite, della risoluzione per la moratoria delle esecuzioni capitali, avvenuto ieri a New York.
“La pena di morte – ha detto Halperin – è la questione fondamentale dei diritti umani, perché dove è autorizzata l’uccisione legale degli individui possono essere violati tutti gli altri diritti umani. La pena capitale non può essere ammessa perché le persone sono insostituibili, sono individui unici”.
“Oggi possiamo esprimere grande soddisfazione – ha detto il vicesindaco di Reggio Franco Ferretti – per il voto espresso ieri dalle Nazioni Unite, perché è un voto che apre la strada all’abolizione definitiva della pena di morte.
La città di Reggio Emilia da diversi anni ormai si è impegnata a favore dei diritti umani e contro la pena di morte. In numerose occasioni il Consiglio comunale di Reggio Emilia si è espresso contro la pena di morte impegnando il Comune ad azioni importanti. Oltre ad aderire alla Coalizione texana, la nostra città è membro della Coalizione Mondiale contro la pena di morte e sostiene il Fondo a favore dei condannati. Nel corso dello scorso anno il sindaco Graziano Delrio ha incontrato in Texas due condannati a morte, detenuti nel braccio della morte del carcere di Livingston, un gesto concreto e allo stesso tempo simbolico. Quest’anno, nel mese di giugno, ho avuto il piacere di prendere parte all’Assemblea generale della Coalizione Mondiale contro la pena di morte a Bruxelles e di partecipare alla discussione relativa alla moratoria universale della pena di morte approvata ieri a New York. La strada verso l’abolizione è ancora lunga, per questo è importante proseguire il
nostro impegno e trovare nuove strategie per favorire il processo di abolizione delle esecuzioni capitali”.
“Nel 2006 – ha proseguito Mirto Bassoli, segretario provinciale della Camera del lavoro – ci sono state 1600 esecuzioni capitali, di cui l’80 per centro in Cina. Per questo è necessario sensibilizzare paesi come la Cina, l’Arabia Saudita ma anche gli Stati Uniti dove si concentra il maggior numero di esecuzioni”.

Le iniziative contro la pena di morte proseguono oggi (ore 18, in piazza Prampolini), quando, in occasione della giornata “Città per la vita, città contro la pena di morte”, la statua del Crostolo, uno dei simboli della città verrà illuminata: un atto simbolico che utilizza la luce come segno di speranza e impegno, che coinvolge la città.

Sabato primo dicembre (ore 9.30, al teatro Ariosto), gli studenti delle scuole superiori di Reggio incontrano Bill Pelke, presidente di “Journey of Hope… from Violence to Healing” (“Viaggio della speranza… dalla violenza alla guarigione”). Bill Pelke ha fondato l’associazione “Journey of Hope” ed ha iniziato la sua coraggiosa battaglia abolizionista dopo l’uccisione di sua nonna da parte della allora quindicenne Paula Cooper, la cui vicenda balzò all’onore delle cronache per la giovanissima età dell’omicida. Durante la mattinata è prevista la proiezione del video “Non vale la pena” realizzato dalla Regione Toscana, sei monologhi (interpretati da Arnaldo Foà, Massimo Wertmuller, Amanda Sandrelli, Remo Girone, Ottavia Piccolo e Valeria Moriconi) per dire no alla pena capitale. Interverranno l’assessore alla Cultura del Comune di Reggio, Giovanni Catellani, il segretario provinciale della Cisl Giuseppe Pagani e Alessandro Oleari della Comunità di Sant’Egidio. Modera la giornalista Stefania Bondavalli di Telereggio.
Il pensiero di Norberto Bobbio, filosofo animato da una profonda passione civile, è proposto come primo tema di riflessione: “Lo Stato non può porsi sullo stesso piano del singolo individuo. L’individuo singolo agisce per rabbia, per passione, per interesse, per difesa. Lo Stato risponde meditatamente, riflessivamente, razionalmente. Anch’esso ha il dovere di difendersi. Ma è troppo più forte del singolo individuo per aver bisogno di spegnerne la vita a propria difesa. Lo Stato ha il privilegio e il beneficio del monopolio della forza. Deve sentire tutta la responsabilità di questo privilegio e di questo beneficio”.