La Grimeca Spa, storica azienda produttrice di componenti per il settore del motociclo, chiude il reparto produttivo nello stabilimento di San
Lazzaro di Savena e si avvia a trasformare la propria sede bolognese in un centro direzionale, tecnico e commerciale.
La conferma della decisione è arrivata questo pomeriggio al termine di un incontro nella sede dell’assessorato al Lavoro della Provincia di Bologna, dove, con la mediazione degli assessori al Lavoro Paolo Rebaudengo e alle Attività produttive Pamela Meier, è stato sottoscritto dalle parti un verbale di accordo che prevede l’attivazione della Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria per crisi aziendale e l’apertura di una procedura di mobilità per consentire a coloro che usciranno dall’azienda di avere un “paracadute sociale” utile altresì alla loro ricollocazione.
“L’accordo – ha sottolineato Rebaudengo al termine della trattativa – prevede garanzie aziendali in merito alle modalità di risanamento e alla ricollocazione dei lavoratori in esubero, collaborando con i Centri per l’impiego, che mettono a disposizione servizi mirati per i lavoratori di aziende in crisi”.
La crisi della Grimeca, iniziata nel 2004 con la riduzione di parte dell’attività produttiva e il taglio di parte del personale operaio, è legata alle consistenti riduzioni di commesse del settore del motociclo ed in particolare alla decisione della Piaggio-Aprilia, che rappresenta il 50%
del fatturato aziendale, di acquisire molta della componentistica in Cina.
L’accentramento di tutta la produzione nello stabilimento di Ceregnano in provincia di Rovigo, dove è allocata da anni la maggior parte dell’attività
di produzione, sembra ormai essere una strada obbligata per evitare l’aggravarsi della crisi.
“Tuttavia, occorre sottolineare – aggiunge l’assessore provinciale alle attività produttive Pamela Meier presente al tavolo della vertenza – che a San Lazzaro rimarrà la parte più innovativa dell’azienda, il “cervello” di un organismo che, superata l’attuale, durissima, fase di crisi, potrà
risollevarsi. E noi, come assessorato alle Attività produttive della Provincia di Bologna, offriamo fin da ora il nostro supporto allo sviluppo
della parte tecnico-direzionale che rimarrà nella sede bolognese, in modo che sia possibile puntare su un serio processo di innovazione e
riposizionamento qualitativo sul mercato. La concorrenza che arriva alle aziende del nostro territorio da parte dei nuovi attori economici si vince
infatti solo puntando alla qualità dei prodotti e alla ricerca di soluzioni sempre più innovative”.