Ieri verso le 11 del mattino i Carabinieri della Stazione di Sassuolo, nel corso dei quotidiani servizi di controllo del territorio presso il Quartiere Braida, hanno notato un giovane ragazzo, chiaramente minorenne, che si aggirava con fare impaurito per le strade del quartiere. Il giovane si è diretto dai militari a cui ha detto di essere sul territorio italiano senza famiglia e senza alcun mezzo di sostentamento.
Il ragazzo, visibilmente scosso ed affamato, ha dichiarato di essere in Italia da circa un mese, giunto attraverso una delle tante “barche della speranza”, e di non sapere come fare ad andare avanti.
I militari lo hann portarlo subito in caserma per farlo pranzare, avvertendo nel contempo sia la Procura della Repubblica presso il Tribunale dei Minori di Bologna che i servizi sociali di Sassuolo.
M. E., 15 enne in Italia senza fissa dimora e senza famiglia, è stato poi accompagnato presso il Centro di accoglienza “Gruppo 80 Don Orione” di Formigine dove il personale incaricato potrà prendersi cura di lui ed offrirgli le condizioni per un inserimento adeguato in società ed un’adeguata istruzione.
Questo, come si legge nella nota dei Carabinieri, è l’ennesimo caso di giovani minori extracomunitari in Italia lasciati in balia di loro stessi che, se soccorsi in tempo, possono evitare di cadere nell’unico giro d’affari capace di offrirgli da vivere: la delinquenza.