Si è arreso ieri sera intorno alle 20.30, dopo tre ore e mezza di trattativa, l’uomo asserragliato con 13 fucili in casa a Riccione.

Aveva accettato di vedere il proprio medico di base, che è entrato nell’abitazione ed è stato con lui per qualche minuto, calmandolo. Poi l’uomo è tornato a parlare con l’ispettore di polizia con cui è stato in contatto e dopo è uscito, tranquillamente. L’uscita del 69/enne dalla casa è stata accolta da un applauso della folla di vicini e curiosi.

L’uomo aveva minacciato sulle prime di uccidere la moglie che era però riuscita a sfuggirgli. L’allarme era scattato poco prima delle 17. Prima di fuggire dalla casa la donna era stata picchiata dall’uomo, che poi ha inveito e minacciato anche le forze dell’ordine, una ventina di uomini tra polizia e carabinieri, che lo tenevono sotto controllo.
L’uomo è un appassionato cacciatore, cosa che spiegherebbe il possesso di tante armi. Le forze dell’ordine avevano anche disposto la chiusura di alcune strade intorno alla casa, un’abitazione con ingresso indipendente.

E’ stata la moglie, oltre ad alcuni vicini di casa, a chiamare la polizia, dopo essere riuscita a fuggire dalla casa. Ai vicini risulta che i rapporti tra i coniugi fossero particolarmente deteriorati negli ultimi tempi, con un episodio più acceso alcune settimane fa.