Mauro Manfredini del gruppo consiliare della Lega Nord Padania, ha presentato un’interrogazione per chiedere alla Giunta di attivarsi per aprire un tavolo di confronto con l’Azienda sanitaria modenese per cercare di reintrodurre la presenza del medico cardiologo durante le visite di controllo degli stimolatori cardiaci che, attualmente, in seguito ad una decisione dell’Azienda stessa, verrebbero eseguite esclusivamente da tecnici.


“Il tecnico – puntualizza infatti Manfredini – non è un medico e, seppur preparato nell’utilizzo dell’apparecchiatura di controllo dei peace-maker, non è in grado di fornire una diagnosi medica”, cosicché il paziente, con la nuova modalità, “dovrà prenotare due visite e fare un’ulteriore trafila (con tanto di impegnativa del medico curante) per poter avere un quadro completo sulla propria salute, mentre prima ne era sufficiente una sola”.

Nel ricordare che a Modena i portatori di peace-maker sono più di 5mila, il consigliere evidenzia che per “oltre trent’anni” le visite di controllo dei pacemaker sono state effettuate alle presenza di entrambe le figure e che tale prassi conferiva al paziente maggiore sicurezza e un miglior controllo della salute.
L’esponente del carroccio domanda inoltre alla Regione se risulta che altre aziende sanitarie abbiano proposto o aderito a questa iniziativa.