E’ iniziato oggi pomeriggio alle 14.30 presso il padiglione C della Fiera, il 15° congresso provinciale della Cgil di Modena, con la relazione del segretario uscente Donato Pivanti sul rapporto di attività dei 4 anni intercorsi dal precedente congresso e il documento di indirizzo per l’azione sindacale futura.
Ad avvio lavori la presidenza, nella persona della segretaria confederale Daniela Bortolotti, ha proposto di dedicare il congresso alla memoria di Lorella Zeni giovane segretaria della Camera del Lavoro di Mirandola prematuramente scomparsa lo scorso 14 gennaio dopo una lunga e dolorosa malattia.
È il primo congresso unitario della CGIL dopo 15 anni, sia a livello provinciale che nazionale, che ha visto il superamento delle mozioni contrapposte e la presentazione di un documento unico a tesi “Riprogettare il paese. Lavoro, saperi, diritti, libertà” (primo firmatario Gugliemo Epifani), al tempo stesso rispettoso delle pluralità presenti in Cgil che si rispecchiano anche nelle tesi alternative 8A (primo firmatario Gianni Rinaldini) e 9A (primo firmatario Gian Paolo Patta) e 9B (primo firmatario Gianni Rinaldini).
Documento congressuale
“Riprogettare il paese. Lavoro, saperi, diritti, libertà” è il documento congressuale che ispira l’azione dei prossimi 4 anni della CGIL e assume come cardini di un nuovo progetto per l’Italia lo sviluppo di qualità, la pace e la sostenibilità ambientale, i diritti umani e dei lavoratori, il lavoro stabile, la formazione di qualità, l’innovazione e la ricerca, un’accoglienza degna per gli immigrati, per invertire il declino del paese e orientare le risorse dalle rendite speculative verso lo sviluppo. Un’azione che deve esplicarsi parallelamente nella dimensione nazionale e nel contesto europeo e globale.
Le cifre del 15° congresso
Il 15° congresso provinciale della Cgil di Modena si apre a conclusione dei congressi delle 13 categorie che compongono il sindacato confederale modenese, e dopo 1.766 assemblee di base fra gli iscritti tenute dallo scorso ottobre nei luoghi di lavoro, nelle leghe dei pensionati e fra i lavoratori disoccupati/precari su tutta la provincia di Modena.
Seicentotrentadue i delegati al 15° Congresso eletti (nel rapporto di 1 delegato ogni 200 iscritti) nelle assemblee di base e nei congressi di categoria, in rappresentanza di 126.467 iscritti (al 31.12.04) di cui 66.975 donne, 57.635 lavoratori attivi, 68.137 pensionati, 1.446 fra lavoratori atipici/disoccupati (circa 700 iscritti), 6.790 addetti di aziende artigiane e 7.589 lavoratori immigrati che rappresentano il 13% degli iscritti fra gli attivi.
Oltre 150 gli invitati in rappresentanza delle istituzioni, dei sindacati confederali Cisl e Uil, del mondo economico-imprenditoriale e dell’associazionismo modenese, per un totale di oltre 780 partecipanti al 15° Congresso provinciale della Cgil di Modena che si conferma la settima Camera del Lavoro Territoriale per numero di iscritti.
Voto documento e tesi alternative
Pressoché unanime è stata l’approvazione da parte di lavoratori e pensionati durante le assemblee di base del documento congressuale unitario a tesi “Riprogettare il paese. Lavoro, saperi, diritti, libertà” con il 99,24% dei voti favorevoli.
La tesi n.8 sulle politiche contrattuali (primo firmatario Gugliemo Epifani) ha registrato il 72,76% dei consensi, la tesi alternativa 8A (primo firmatario Gianni Rinaldini) ha registrato il 25,14% di voti favorevoli. La tesi n.9 su democrazia e rappresentanza sindacale (primo firmatario Gugliemo Epifani) ha registrato il 68,28% di voti favorevoli, la tesi alternativa 9A (primo firmatario Gian Paolo Patta) il 4,47% e la tesi alternativa 9B (primo firmatario Gianni Rinaldini) il 25,11%.