La bretella Campogalliano-Sassuolo
ha superato lo scoglio della Commissione speciale di valutazione
di impatto ambientale: all’approvazione del raccordo
autostradale che si collegherà con la A22 e la statale
pedemontana manca adesso solo l’esame del Cipe.
Dopo aver vagliato il progetto esecutivo valutandone tutti
gli aspetti e i possibili effetti sul territorio (le componenti
atmosferiche, idriche, geologiche, paesaggistiche e di
ecosistema), la speciale commissione del Ministero dell’Ambiente
ha dato parere positivo riconoscedone la compatibilità
ambientale, una decisione accolta con grande soddisfazione dgli
industriali di Modena: “La bretella Campogalliano-Sassuolo sta
piano piano uscendo dal libro dei sogni.
Passo dopo passo sta
finalmente diventando realtà, grazie anche all’intervento
pressante degli imprenditori”, commenta il presidente degli
industriali modenesi Vittorio Fini, secondo il quale, anche se
é ancora presto per cantare vittoria, si sta finalmente andando
verso la risoluzione di un problema infrastrutturale “di
importanza vitale” per l’economia modenese. Fini rivendica
infatti al vertice tenuto a Maranello nell’ottobre 2001 tra gli
industriali e il ministro Lunardi il merito di aver portato la
Bretella “fuori dall’impasse in cui era rimasta per oltre
vent’anni”. La tappa successiva è stata poi il suo inserimento
nella Legge Obiettivo per la realizzazione delle grandi
infrastrutture e da allora i contatti fra Fini, il presidente
dell’Assopiastrelle Sergio Sassi, il ministro Pietro Lunardi e i
vertici dell’Anas si sono fatti sempre più intensi, fino
all’ufficializzazione dell’ intervento di projet financing a
firma degli imprenditori modenesi. I quali, nel giugno del 2003
hanno finanziato la realizzazione del progetto esecutivo che
definisce tecnicamente il percorso della bretella, con un
impegno diretto pari a 670.000 euro.
La bretella Campogalliano-Sassuolo, che interesserà anche il
sistema tangenziale di Modena e ha un costo previsto di circa
285 milioni di euro, si svilupperà per una lunghezza di 14,755
chilometri divisi in quattro parti: dall’intersezione dell’A1
alla via Emilia; dalla via Emilia allo svincolo per Rubiera;
dallo svincolo per Rubiera a Magreta; da Magreta a Sassuolo
(svincolo Pedemonatana).
“Sono soddisfatto di questo risultato – conclude Fini – L’ ultima tappa dell’iter procedurale di approvazione sarà il
vaglio del Cipe. Ci auguriamo che possa avvenire in brevissimo
tempo”.