Alla vigilia della discussione in Consiglio regionale della legge sui parchi, Coldiretti e Legambiente Emilia-Romagna hanno raggiunto un accordo per sviluppare linee comuni in merito alla nuova normativa locale.

L’accordo nasce dalla constatazione che le attuali norme comunitarie, nazionali e regionali, offrono grandi opportunità per la riscoperta e la valorizzazione della tipicità dei prodotti rurali locali, aprendo interessanti prospettive per il mondo agricolo nelle aree protette.

“Il nostro obiettivo – ha detto il presidente regionale di Coldiretti Mauro Tonello – è valorizzare al meglio le opportunità di reddito per le aziende agricole all’interno dei parchi, evitando il rischio della loro marginalizzazione. Occorre perciò avviare una nuova fase, fondata sul riconoscimento dell’importanza dell’agricoltura sostenibile e biologica, in grado di contribuire alla conservazione dell’ambiente naturale. Questi sono i principi che abbiamo condiviso con Legambiente circa la nuova legge”. “L’intesa – ha aggiunto il presidente regionale di Legambiente Luigi Rambelli – vuole fare uscire i parchi dalla condizione di fortini assediati, per farne strumenti di promozione del territorio e delle produzioni agricole. La legge deve prevedere strumenti che rendano possibile la stipula di accordi agro-ambientali, ma soprattutto linee guida regionali che diano coerenza alle azioni sulle quali impegnare le parti a livello locale”.

L’agricoltura dei parchi, che in Emilia-Romagna occupano una superficie di 152 mila ettari, interessa oltre 4 mila aziende, una cinquantina di prodotti Dop, Igp e tipici e una produzione lorda vendibile attorno ai 90 milioni di euro.