Vacanze estreme ‘in casa’, all’insegna del binomio acqua-fuoco, scalando vulcani. E’ l’ultima moda di questa estate 2004 tra gli italiani che non sanno rinunciare alle sfide. Una schiera sempre più folta, secondo una recente indagine dell’osservatorio di Telefono Blu, che sta dando grande impulso ad un settore turistico finora di nicchia.
Sono circa 180.000 i nostri connazionali che scelgono per i mesi estivi il turismo estremo, un settore in continua espansione, cresciuto negli ultimi tre anni in misura del 5-10%, secondo le stime di Telefono Blu.
Il trekking sui vulcani, che spesso si accostano ai colori del mare, si iscrive senza dubbio in questa categoria, anche se, la presenza delle guide alpine vulcanologiche, addette a scortare gli avventurosi turisti, rende assolutamente sicuri questi percorsi.
Tra Sicilia e Campania, il Vesuvio, l’Etna e naturalmente Stromboli e Vulcano, per restare nei confini nazionali, offrono scenari spettacolari e quel tanto di brivido che basta. Isole dalle spiagge nere e dall’acqua sempre calda immerse in paesaggi lunari : una vacanza sicuramente al di fuori dei canoni tradizionali. Oggi il Vesuvio sembra non fare più paura, probabilmente per il lungo sonno che dura dal 1944, anno dell’ultima eruzione, o per via della ricchissima vegetazione di vigneti e frutteti che ne ricopre i pendii. Il Vesuvio è, in realtà, una montagna con due corpi vulcanici diversi: il Monte Somma, che costituisce l’antico vulcano, quello dell’eruzione del ’79 d.C. per intenderci, e il Monte Vesuvio, 1281 metri con pinete mediterranee e ginestre.