I primi due volumi della Carta ittica – ovvero un vademecum per i pescatori con tutte le specie per ogni corso d’acqua di montagna e i periodi in cui è permesso pescarle – e il Piano ittico, uno strumento innovativo costruito sulla base della Carta Ittica per sostenere le risorse naturali e l’equilibrio dell’ecosistema.


Sono questi i due strumenti che la Regione mette a disposizione del settore della pesca, sia professionale sia amatoriale, insieme a uno stanziamento annuo di 1,5 milioni di euro per la qualificazione e lo sviluppo del settore.

“E’ un impegno – spiega Duccio Campagnoli, assessore regionale alle Attività produttive – per la difesa e per la tutela del patrimonio ittico autoctono dei nostri fiumi e dei nostri torrenti. Ci diamo strumenti nuovi anche per promuovere la conoscenza, innanzitutto nelle scuole, di questo nostro straordinario patrimonio e per realizzare una iniziativa comune assieme ai 90.000 pescatori sportivi della nostra regione, per tutelare le specie e l’ambiente”.