Titolo accademico per Francesco Guccini che diventerà un pedagogista a tutti gli effetti. L’
Università di Bologna, Modena e Reggio Emilia lo ha insignito della laurea honoris causa in Scienze della Formazione non per il suo successo come cantautore, ma per le sue varie attività culturali di scrittore, linguista e romanziere con cui ha saputo
superare gli steccati disciplinari, dando vita a originali contaminazioni.


Un riconscimento alla sua opera di ”mediatore culturale”, ma anche alla sua capacità di parlare ai giovani di ieri e di oggi. La laurea ad honorem gli verrà consegnata il prossimo autunno, probabilmente il 20 o 21 ottobre, nel corso di una
solenne cerimonia che si terrà al Teatro Comunale di Reggio Emilia. ”Non mi sento nè un pedagogista, nè un maestro. E’ una veste che mi imbarazza”, ha commentato Guccini, che fra pochi giorni compirà 62 anni e che martedì 18 giugno terrà nell’ Aula Magna dell’ Università di Bologna una conferenza sul pianeta giovani, sui loro linguaggi e le loro utopie insieme al prof. Walter Lorenz e al preside della Facoltà di Scienze della Formazione Franco Fabbroni. Per Guccini, che si è diplomato alle magistrali a Modena nella stessa scuola di Pavarotti, questa è la prima laurea: nonostante gli mancasse solo la tesi (che doveva essere sui
cantastorie settentrionali del dopoguerra) nel lontano 1970 era infatti già troppo assorbito dalla carriera di cantautore per completare gli studi: ”Mi chiamano Maestrone per le mie dimensioni, ma è una presa in giro visto che ho al mio attivo solo tre giorni di supplenza e il maestro non l’ ho mai fatto”.
Assegnandogli il titolo accademico la facoltà non ha inteso affatto inseguire la fama di un personaggio noto del mondo dello spettacolo – come ha chiarito il prof. Rolando Dondarini, docente di Storia medievale e Didattica – ma riconoscere la sua capacità ”di infondere il sogno e l’ ideale”. E a differenza di Lucio Dalla che ha ricevuto la laurea ad honorem suonando il clarino, Guccini lascerà a casa la chitarra: ”Farò la mia lectio doctoralis sul dialetto di Pavana”, ha promesso Guccini che sul dialetto del paese fra le montagne dell’ Appennino tosco-emiliano dove è cresciuto e dove ormai vive la maggior parte dell’ anno, parlato ormai solo dagli ultraottantenni, ha scritto un vocabolario.