A Sassuolo si circolerà con il sistema delle targhe alterne, nei giorni di sabato 2 febbraio e domenica 3 febbraio, dalle ore 8.30 alle ore 12,30 e dalle ore 14 alle 19. Da rilevare che rispetto alla precedente esperienza della scorsa settimana cambiano gli orari della limitazione e scompaiono alcune deroghe, in particolare quella rivolta ai lavoratori a turno. Il blocco è esteso anche ai veicoli che non abbiano effettuato il controllo dei gas di scarico nei termini previsti dalla specifica ordinanza. Il blocco parziale è esteso anche ai tratti di strade statali e provinciali ricadenti nel territorio del Comune.
Anche a Modena la circolazione stradale si svolgerà a targhe alterne: sabato potranno circolare gli automezzi e moto (catalizzati e non) e i ciclomotori catalizzati con le targhe pari, domenica automezzi e moto (catalizzati e non) e ciclomotori catalizzati con le targhe dispari. La restrizione prevede provvedimenti di limitazione al traffico su tutto il territorio comunale (frazioni comprese) dalle 8,30 alle 12,30 e dalle 14 alle 19. Anche in questo caso, la caratteristica di queste giornate di targhe alterne è lo stop per le auto sprovviste di bollino blu, a prescindere dalla targa, per sottolineare l’esigenza che siano effettuati controlli dei gas di scarico degli autoveicoli. A Reggio Emilia circolazione a targhe alterne per le giornate di sabato 2, domenica 3, lunedì 4 e martedì 5 febbraio. Tutti gli altri comuni della provincia reggiana, invece, non hanno adottato alcun provvedimento, almeno fino a domenica. Tutte le domeniche fino alle fine di marzo, il comune di Bologna adotterà il blocco totale del traffico nelle fasce 9:30-12:30; 15:30-18:30, mentre nei comuni si andrà targhe alterne perché nei piccoli centri non esiste un servizio di trasporto pubblico così capillare come nel capoluogo. Mentre, nelle giornate in cui andrà in vigore la limitazione del traffico a targhe alterne a Bologna e nei 10 comuni della cintura le fasce orarie saranno le medesime: 9:30-12:30 e 15:30-18:30. Anche le categorie esentate saranno le stesse. La provincia di Bologna e le amministrazioni dell’hinterland alla fine, per “senso di responsabilità”, hanno deciso di adeguarsi alle fasce stabilite dal capoluogo.