Voglia di casa, attorno all’ albero
piu’ che al presepe, e incremento del numero di persone che
assisteranno alla Messa di Natale, ma meno regali per chi ha
redditi medi e medio-bassi. E’ la fotografia di queste
festivita’ natalizie scattata dall’ Osservatorio di Milano che
ha condotto una ricerca su 12 citta’ italiane.
All’ origine della spinta di un Natale vissuto soprattutto
tra le mura domestiche (quattro italiani su cinque lo passeranno
in famiglia), ma anche una ulteriore spinta alle pratiche
religiose, e’ probabilmente – secondo il direttore dell’
Osservatorio, Massimo Todisco, la situazione generale
determinatasi dopo gli attentati in Usa dell’ 11 settembre. Il
68% degli italiani, in base alla ricerca effettuata a Milano,
Torino, Venezia, Genova, Bologna, Firenze, Roma, Napoli, Bari,
Palermo, Catania e Cagliari, andra’ alla Messa dimezzanotte o a
quella della mattina di Natale: il 5% circa in piu’ rispetto
allo scorso anno.
L’ albero continua ad essere il simbolo preferito per la
festa: se l’ 88% allestisce in casa sia l’ abete, sia il
presepe, e’ il 35% che si dedica esclusivamente ad adornare il
sempreverde a fronte del 18% che sceglie solo le statuine del
presepe. C’ e’ tuttavia chi non puo’ permettersi il lusso di
scegliere ne’ l’ uno ne’ l’altro. Sono, ricorda l’ Osservatorio,
le migliaia di senza tetto: un’ area, quella dell’
emarginazione, che secondo Todisco e’ destinata a crescere e
alla quale si rivolgono iniziative come ”Aggiungi un posto a
tavola”, realizzate in collaborazione con la Caritas a Roma per
Natale e a Milano per Capodanno.
Infine i regali: la spesa ad essi destinata aumenta del 15%
solo per chi ha redditi superiori agli 80 milioni annui, mentre
chi ha redditi tra i 30 e gli 80 milioni o non incrementa tale
voce o, addirittura, la taglia di circa il 5%.