Un trapianto da vivente combinato
di fegato e midollo osseo su una paziente dodicenne della
provincia di Napoli eè stato eseguito martedì, ma ne è stata
data notizia oggi, al Policlinico di Modena dall’ equipe del
professor Pinna.

L’ intervento è durato circa dieci ore.
Non era mai accaduto prima che un paziente ricevesse
contemporaneamente fegato e midollo osseo da donatore vivente -in questo caso la sorella- nello stesso intervento. La
giovanissima paziente era affetta da una rara malattia del
sangue definita “linfoistiocitosi emofagocitica”, che in pochi
mesi le aveva procurato una gravissima insufficienza epatica.
La ragazzina era ricoverata all’ ospedale San Matteo di
Pavia. Il trapianto è stato possibile -sottolinea la direzione
del Policlinico- anche grazie al ”buonissimo lavoro” eseguito
dai colleghi lombardi, guidati dal professor Franco Locatelli,
primario dell’ oncoematologia pediatrica del San Matteo. Il
decorso postoperatorio della dodicenne, affermano i medici,
procede bene.
La straordinarietà dell’ intervento dipende anche dal fatto
-è stato precisato- che la contemporaneità del trapianto
midollo e fegato rende minima la possibilità di rigetto e
quindi la dodicenne progressivamente sospenderà la terapia
immunosoppressiva.