L’ azienda Usl di Modena ha consegnato alla Polizia di Stato sette defibrillatori semiautomatici che saranno utilizzati a partire dalle prossime settimane: tre a Modena, uno nell’ ufficio di Polizia alla stazione cittadina delle autocorriere, e uno ciascuno sui territori di Carpi, Mirandola e Sassuolo.
L’ obiettivo – rileva l’ Ausl – e’ di diffondere nei luoghi molto frequentati (scuole, palestre, centri commerciali) i defibrillatori dell’ ultima generazione maneggevoli da trasportare e semplici da utilizzare anche da chi non e’ medico o infermiere e sia stato addestrato e abilitato al primo soccorso: dall’ insegnante al poliziotti, dal vigile del fuoco alla cassiera dell’ ipermercato. Per utilizzare tempestivamente i defibrillatori in dotazione alla Polizia, e’ stata attivata una linea telefonica dedicata che collega le centrali operative di 118 e 113 e che consentira’, nel momento in cui viene segnalata un’ emergenza, di verificare in tempo reale la possibilita’ di inviare una pattuglia della Polizia dotata di Dae (l’ apparecchio defibrillatore), se vicina al luogo dell’ intervento.
Il personale della Polizia coinvolto nel progetto, circa 80 persone, ha effettuato un corso di formazione di cinque ore, e periodicamente (con frequenza non superiore a 4-6 mesi) il personale partecipera’ a sedute di ‘retraining’ per evitare che le conoscenze e le capacita’ acquisite vadano perse.
Dal 1998 l’ uso dei defibrillattori sulle autoambulanze da parte degli infermieri dell’ Ausl ha consentito di innalzare la percentuale di sopravvivenza di pazienti colpiti da attacco cardiaco dal 4 al 19% dei casi.
La consegna dei sette defibrillatori fa parte del progetto di prevenzione della morte per arresto cardiaco dell’ associazione di volontariato ‘Cuore vivo’, promosso dalle due aziende Usl, dalla centrale operativa di Modena soccorso, che ha coinvolto Pubbliche Assistenze, Croce Rossa e Misericordie, enti pubblici e cittadini.