Processi più veloci,
grazie alla gestione delle comunicazioni tra avvocati e
Tribunale via web; informazioni in tempo reale, e dunque
maggiori opportunità per le imprese che vogliono fare affari
all’ estero; commercialisti in rete con ministeri e
amministrazioni per garantire ai clienti parcelle meno salate e
servizi più celeri ed efficaci. Sono alcune delle innovazioni
che verranno realizzate nei prossimi mesi, grazie agli 8,8
miliardi erogati dalla Regione, per finanziare 1.024 progetti di
professionisti singoli o associati e dei loro ordini.
Dopo essere stata la prima e per
ora l’ unica in Italia ad ammettere le libere professioni al
sostegno della finanza pubblica, collocandole tra le cosiddette
attivita’ produttive, la Regione Emilia-Romagna ha deciso di
innalzare da uno a 8,8 miliardi lo stanziamento complessivo al
lavoro professionale, visti i numeri dei progetti presentati.
L’ assessore alle attivita’ produttive Duccio Campagnoli,
assieme al Tavolo interprofessionale costituito con i
rappresentanti degli ordini e degli altri organismi
rappresentativi delle professioni libere, ha illustrato
significati e numeri dell’ iniziativa.
Sono 1.024 i progetti di professionisti singoli o associati o
dei loro ordini che saranno finanziati in base alla Misura 2.3
del programma triennale avviato nel 2000 dalla Regione per la
qualificazione del nuovo lavoro autonomo e professionale,
considerato una risorsa fondamentale per lo sviluppo della
”nuova economia della conoscenza”. Si tratta della cosiddetta
azione B, che affianca quella riservata au lavoratori atipici,
per i quali e’ in corso il secondo bando da 5,5 miliardi.
Il bando per le libere professioni prevede contributi per gli
ordini professionali, pari al massimo al 60% della spesa fino a
un tetto di 200 milioni, per progetti di informatizzazione ai
fini dell’ interscambio informativo e di erogazione di servizi.
Sono stati ammessi al contributo 65 progetti sui 69 presentati,
per un importo di 1,79 miliardi. Per i professionisti singoli e
associati con un imponibile nel ’99 non superiore a 150 milioni
(il contributo non puo’ superare il 40% della spesa fino a un
tetto di 30 milioni) sono state ammesse 959 domande su 1.059,
per un importo di 7 miliardi: un terzo riguarda giovani all’
inizio dell’ attivita’. La tipologia di spesa piu’ ricorrente
riguarda l’ acquisizione di beni innovativi e tecnologici.
Tra i progetti di categoria, vengono segnalati quello dell’
ordine degli avvocati di Bologna, quello dell’ ordine dei
commercialisti sempre di Bologna e quello degli spedizionieri
doganali. Con il primo viene finanziato un sistema per
consentire agli iscritti di comunicare via Web col tribunale (la
cancelleria direttamente in studio), con una riduzione dei costi
e dei tempi processuali. I commercialisti invece potranno
interloquire direttamente col tribunale, l’ agenzia delle
dogane, la direzione regionale delle entrate, la camera di
commercio, i comuni e l’ Inps della provincia. I doganalisti
forniranno attraverso la rete una serie di servizi e
informazioni per le imprese che fanno affari all’ estero.
I rappresentanti delle professioni, tra cui il sindacato
ingegneri liberi professionisti di Bologna che fu promotore e
interlocutore del tavolo interprofessionale di rappresentanza,
hanno espresso il compiacimento sia per la lungimiranza della
Regione, sia per la capacita’ di moltiplicare per otto l’
iniziale impegno economico dell’ assessorato per un’ iniziativa
che, e’ stato detto nella conferenza stampa, sta facendo scuola
nelle altre regioni.