Sono oltre ventimila euro complessivamente recuperati per pensionati e pensionate nel distretto di Castelfranco nel corso degli anni 2017 e 2018, con oltre 200 pratiche di supplementi e alcune decine di pensioni supplementari inviate all’Inps.
È questo il risultato dei controlli effettuati dal sindacato pensionati Spi/Cgil a favore dei propri iscritti residenti in quell’area, controlli che ora continueranno anche in altri distretti della provincia, visti gli ottimi risultati dell’iniziativa.

Nello specifico, lo Spi/Cgil di Modena ha organizzato una verifica sul diritto agli assegni familiari, alle maggiorazioni per 14a mensilità e, soprattutto, sul diritto al supplemento di pensione per coloro che hanno continuato a svolgere attività lavorativa, anche sporadica, dopo il pensionamento.

Si è trattato di far emergere “diritti nascosti”, ossia benefici economici di cui i pensionati non sono a conoscenza, per cui, se non richiesti, non vengono riconosciuti e pagati.

È dal 2012 infatti che l’Inps ha smesso di inviare a casa dei pensionati i prospetti annuali con gli importi di pensione, equivalenti alle buste paga e il modello Cud necessario per le dichiarazioni dei redditi.
Tali documenti sono consultabili e reperibili solo on line con un apposito Pin rilasciato all’interessato dall’Inps, il che rende complicato l’accesso alle informazioni da parte della popolazione anziana: le procedure telematiche non sono semplici, né alla portata di tutti.
Inoltre c’è la complessità delle normative che, oltre ad essere poco conosciute, vanno spesso interpretate: sappiamo quanto sia difficile districarsi nelle materie pensionistiche e come l’esigibilità di benefici pensionistici non sia automatica, ma vada sempre esercitata con apposita domanda. E’ per questo che lo Spi/Cgil di Modena, avvalendosi della collaborazione di volontari specializzati ed in sinergia con il Patronato Inca, ha iniziato una serie di controlli mirati attingendo al proprio archivio degli iscritti, invitando i pensionati a recarsi negli uffici delle leghe per le apposite verifiche e poi inviando all’Inca le eventuali segnalazioni e richieste relative ai “diritti nascosti” emersi.

L’alto numero di pratiche effettuate conferma  quanto sia importante questa attività di tutela individuale, per questo lo Spi/Cgil la promuoverà anche nel 2019 con l’obiettivo di aiutare i pensionati e le pensionate ad avere quanto spetta loro di diritto.