Lunedì mattina a Barco di Bibbiano i sindaci dell’Unione Val d’Enza, i vigili e il nuovo comandante della Polizia Municipale Ermanno Mazzoni si sono incontrati per parlare della riorganizzazione del Corpo della Polizia Locale.

“Ho ringraziato gli agenti della Municipale – spiega il presidente dell’Unione Paolo Burani – che, in questi mesi non facili, sono riusciti a mantenere i servizi. Ho chiesto loro di essere sempre più ‘polizia di prossimità’, dialogando e rapportandosi maggiormente con i cittadini e li ho informati che faremo il possibile per incrementare il numero di agenti, per quanto ci è permesso dalle norme”.

Il nuovo comandante Ermanno Mazzoni ha illustrato il progetto di riorganizzazione della Polizia Locale dell’Unione Val d’Enza, che ha come scopo il potenziamento della presenza degli agenti sul territorio attraverso un radicamento logistico del Corpo nel tessuto locale. La nuova organizzazione del Corpo, improntata ad una importante delocalizzazione operativa, richiede da una parte il presidio costante dei centri comunali secondo un modello incisivo di prossimità, e dall’altra l’approntamento delle infrastrutture, tecnologiche e strutturali, a sostegno dell’organizzazione del servizio. Il modello intercomunale si fonda su due regole di fondo: accentramento della gestione burocratica e delocalizzazione dei servizi territoriali, potenziando la presenza fisica degli operatori sul territorio. Per portare a termine questa complessa operazione, occorre intervenire anche da punto di vista strutturale modificando l’attuale organizzazione del servizio.

Attualmente si ha una sede centrale nel Comune di Montecchio e altre sette sedi dislocate negli altri Comuni che compongono l’Unione. La riorganizzazione del Corpo è una proposta della Giunta e verrà sottoposta nelle prossime settimane al consiglio dell’Unione. Punta alla realizzazione di tre distretti territoriali e alla costituzione di un presidio tecnico-operativo nel quale convergano e da cui si diramino i flussi informativi e di comando. Si tratta di un “Distretto Sud” composto dai Comuni di Canossa, San Polo  e Montecchio (con popolazione residente di 20.496 abitanti), a cui sono attualmente assegnati sette operatori; un “Distretto Centro” composto dai Comuni di Bibbiano e Cavriago (con una popolazione residente di 20.188 abitanti), a cui sono assegnati sette operatori; un “Distretto Nord” composto dai Comuni di Campegine, Gattatico e Sant’Ilario (con una popolazione residente di 22.128 abitanti), a cui sono assegnati nove operatori.

Questa ripartizione consente di avere tre distretti con un numero di abitanti omogeneo e una presenza capillare sul territorio, mantenendo le attuali sedi Comunali con una struttura gerarchica che vede a capo dei Distretti un ufficiale (ispettore/commissario). La realizzazione dei tre distretti territoriali si pone i seguenti obiettivi: ridisegnare gli ambiti territoriali ottimali per l’esercizio delle funzioni di polizia locale e delle politiche integrate di sicurezza; calare la polizia locale nell’ambito che gli è più congeniale, “il territorio”, tanto da integrarla nello stesso, nel tessuto sociale e farne fonte di riferimento per un sistema complesso di sicurezza integrata e di comunità; razionalizzare la formazione delle pattuglie evitando frammentazioni.

Per attuare un sistema integrato verrà anche rafforzato il coordinamento e la collaborazione con le altre forze di polizia presenti sul territorio, in particolare con i carabinieri, anche attraverso la realizzazione di servizi congiunti.Guardando sempre al futuro, occorrerà incrementare l’organico anche con personale amministrativo civile, rinforzare il servizio di protezione civile e attuare anche eventuali accordi con altre Unioni.