Il Consiglio Comunale dello scorso 13 febbraio ha deliberato il nuovo Regolamento per la gestione dei servizi per la prima infanzia, facendo seguito alla ricerca svolta in collaborazione con l’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, sull’evoluzione della domanda dei servizi educativi 0/6 anni e sull’orientamento delle famiglie del territorio di Castelfranco Emilia circa le aspettative verso questi servizi.

Il testo è frutto di una ricerca condivisa da tutti i gruppi consiliari che hanno lavorato al tavolo delle Pari Opportunità per l’Infanzia. Si è partiti dalla considerazione che nel periodo dei primi 3 anni di vita, ogni intervento educativo può assumere  importanza determinante per la crescita del bambino e per il suo successo formativo e scolastico.

Il nido d’infanzia, inserito all’interno del sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita fino ai 6 anni,  è un servizio educativo e sociale di interesse pubblico, aperto a tutti i bambini, che concorre con le famiglie alla loro crescita, cura, educazione, socializzazione e formazione, nel quadro di una politica per la prima infanzia, che riconosce ai bambini stessi il diritto all’educazione, nel rispetto dell’identità individuale, culturale e religiosa. Concorre a ridurre gli svantaggi culturali, sociali, relazionali e favorisce l’inclusione attraverso un’adeguata organizzazione degli spazi e delle attività.

Il nido d’infanzia, in quanto centro educativo territoriale, costituisce il sistema educativo integrato dei servizi per la prima infanzia, con l’obiettivo di promuovere il confronto tra i genitori e l’elaborazione della cultura dell’infanzia, anche attraverso il coinvolgimento delle famiglie e della comunità locale. In particolare, il nido si costituisce come servizio flessibile sul territorio, aperto a nuove esigenze e in grado di modificare la propria tipologia in funzione delle trasformazioni e delle istanze socio-culturali.

L’inserimento al Nido è contraddistinto da criteri prioritari d’accesso quali la condizione lavorativa dei genitori, l’assenza di reti parentali, la condizione di genitore solo e situazioni di disagio e svantaggio sociale.

All’interno del Bilancio comunale è stato previsto un intervento sulle tariffe del Servizio Nido, prevedendo, da settembre 2019, una riduzione del 10% sulla quota fissa e del  5% sulla quota variabile dell’importo a carico delle famiglie.