Le indagini condotte dai carabinieri della stazione di Castelnovo Sotto, in merito all’identificazione del ladro che ha utilizzato un bancomat sottratto dall’interno dell’autovettura mentre era intenta caricare la spesa in un parcheggio di un supermercato di Castelnovo, il cui utilizzo ha raggiunto la cifra di oltre 2.000 euro, hanno consentito di individuare l’autore in un noto, per i carabinieri, giovane di Sant’Ilario d’Enza ora finito nei guai.

L’epilogo della vicenda è infatti culminato con la denuncia in stato di libertà che i carabinieri della stazione di Castelnovo Sotto hanno inoltrato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Emilia nei confronti di un 20enne noto, per via dei suoi precedenti di polizia agli stessi carabinieri di Castelnovo Sotto, in ordine ai reati di furto aggravato e indebito utilizzo di carta bancomat. Il giovane, approfittando che una 74enne reggiana era intenta a caricare sul cofano la spesa appena fatto all’interno della Coop di Castelnovo Sotto, si introduceva all’interno dell’abitacolo dell’auto asportando dalla borsetta il portafoglio della donna.

Documenti personali e bancari, una decina di euro: questo il bottino del topo d’auto che ha poi rimpinguato con ulteriori 2.000 euro circa attraverso l’indebito utilizzo della carta bancomat della derubata. Oltre al furto pertanto la donna ha denunciato, come da lei successivamente appreso dall’estratto conto bancario, l’indebito utilizzo della carta bancomat posto in essere immediatamente dopo il furto per prelievi di contante pari a 2.000 euro prelevati dagli sportelli di alcuni istituti di credito ubicati a Castelnovo Sotto.

La tecnologia, come accade spesso in questi casi, è venuta incontro alle indagini dei carabinieri di Castelnovo Sotto che hanno acquisito le immagini del sistema di videosorveglianza delle banche, analizzando i filmati negli orari del prelievo. I filmati visionati dai militari ritraevano il volto di un ragazzo di Sant’Ilario d’Enza immediatamente riconosciuti in quanto noto ai Carabinieri. La fedina penale “sporca” ha giocato quindi a sfavore del giovane, cosa praticamente impossibile se fosse stato incensurato. Alla luce della prova “regina”, data dai filmati, il 20enne veniva denunciato dai carabinieri.