Unimore promuove due nuove iniziative in occasione della ricorrenza dell’ottantesimo anniversario delle leggi razziali italiane. Il Dipartimento di Scienze Fisiche, Informatiche e Matematiche e della Scuola di Dottorato in Physics and Nanosciences, con l’Istituto Nanoscienze del CNR – Modena, organizzano due seminari in cui approfondire temi e problemi relativi al prima e al dopo delle leggi e l’atteggiamento della scienza, delle università e delle accademie.

 

I seminari dal titolo “Origini e conseguenze culturali delle leggi razziali italiane del 1938: scienza, università, accademie” saranno mercoledì 23 e giovedì 24 gennaio 2019 alle ore 15.00 presso l’Aula L1.3 E Dipartimento di Scienze Fisiche, Informatiche e Matematiche (edificio di Fisica, via Campi 213/A) a Modena. In entrambi gli appuntamenti relatore è il prof. Stefano Ossicini, docente di Fisica del Dipartimento di Scienze e Metodi dell’Ingegneria – DISMI.

“Nel primo appuntamento – dichiara il prof. Stefano Ossicini – saranno discusse le radici culturali e  il razzismo scientifico alla base del Manifesto degli scienziati razzisti e della legislazione antiebraica del 1938-39, quali ad esempio il determinismo biologico, l’ eugenetica, l’antisemitismo di matrice cattolica e politico-sociale, la politica e le conquiste coloniali con l’ossessione della purezza etnica e la paura del meticciato. Si analizzerà l’impatto vasto e distruttivo che tali leggi ebbero sul panorama culturale italiano, in primis sul mondo universitario e accademico. Particolare attenzione verrà posta sui motivi per cui non ci fu, se non con rarissime eccezioni, alcuna forma di opposizione nel panorama intellettuale e accademico alle nuove regole razziali”.

“Nel secondo seminario – prosegue il prof. Ossicini – si discuterà su come tali leggi furono recepite e quali reazioni e conseguenze nel caso specifico della fisica e della matematica italiana. Infine, riguardo al dopoguerra, si prenderà in esame il problema della difficile reintegrazione nelle università dei docenti ebrei allontanati e la contemporanea mancata ‘epurazione’ dei protagonisti della politica e della discriminazione razziale, di fatto transitati senza molti problemi dal fascismo alla Repubblica”.

Gli incontri, aperti al pubblico, sono rivolti a ricercatori, docenti, personale, agli gli studenti.