I 6.000 esodati non salvaguardati scendono in piazza ancora una volta per rivendicare il loro diritto alla pensione derubato dalla manovra Monti-Fornero. Daranno perciò vita ad un presidio giovedì 10 gennaio a Roma dalle ore 10 alle 13 sotto la sede del Mise a Roma (via Molise, traversa via Veneto). La Cgil di Modena è a fianco del Coordinamento esodati sin dalla sua costituzione e continua a sostenere le mobilitazioni per rivendicare il diritto alla pensione.

“Ci sono ancora 6.000 esodati rimasti, con le loro famiglie, senza reddito e senza pensione, il cui diritto è stato defraudato il 6.12.2011 dalla manovra sulle pensioni del Governo Monti-Fornero.
Seimila famiglie italiane che rischiano di restare in una condizione di indigenza se questo Governo non adotterà con urgenza il 9° provvedimento di salvaguardia, più volte promesso in campagna elettorale da questa maggioranza e negli incontri che si sono susseguiti con i loro esponenti negli ultimi sei mesi.
Non sono bastate le assicurazioni del ministro del Lavoro Di Maio (e del suo sottosegretario Durigon) negli incontri del 18.10.2018 ed altri. Non è bastato  l’ “impegno del Governo” per la 9° Salvaguardia previsto nella Risoluzione congiunta 8-00004 votata all’unanimità dalla Commissione Lavoro della Camera lo scorso 30/10/18 e approvata anche dal Sottosegretario On. Durigon presente in seduta; nell’Ordine del Giorno G/981 sez I/3/11 al DDL n. 981 della Commissione Lavoro del Senato accolto dal Governo lo scorso 14/12/18
e nell’Ordine del Giorno 9/1334-B/78 accolto dalla Camera dei Deputati come Raccomandazione lo scorso 30/12/18” afferma la Cgil.

“Nonostante questi precisi impegni il Governo, a tutt’oggi, non ha dato ancora chiare e definitive risposte alla soluzione del nostro vero e proprio dramma!!
Riteniamo che il Governo non abbia più alcun alibi per chiudere sollecitamente la vergognosa pagina degli “esodati” restituendo ai 6.000 esclusi il loro legittimo diritto alla pensione e con esso il futuro delle loro famiglie.
Per rivendicare il 9° provvedimento di salvaguardia i 6.000 esodati esclusi e tutti gli altri già salvaguardati, il 10 gennaio dalle ore 10 presidieranno il Ministero del Lavoro fino a quando non verranno ricevuti dal Ministro Di Maio dal quale pretendiamo non più impegni ma fatti immediati e concreti quali l’inserimento della 9° Salvaguardia per tutti i 6.000 esclusi o nel “Decreto Milleproroghe” o nel decreto sulla previdenza previsto dalla Legge di Bilancio 2019”.

“Continueremo la nostra mobilitazione, in tutte le forme, fino a quando il Governo non approverà la 9° salvaguardia (non siamo interessati ad alcun altro provvedimento diverso dalla vecchia 8° Salvaguardia rettificata nei termini per riaprirli a sostegno degli esclusi) per tutti i 6.000 esodati non salvaguardati ai quali deve essere restituito il diritto alla pensione e con esso il diritto al loro futuro ed a quello delle loro famiglie”, conclude il sindacato.