Lo spartiacque si chiamò 833 e fu la legge di Riforma Sanitaria che nel 1978 cambiò il volto della sanità italiana. 40 anni fa nasceva così il Servizio Sanitario Nazionale. Si stabilivano una serie di principi: equità di trattamento per i cittadini, universalità dei destinatari, indipendentemente dal lavoro svolto, con finanziamenti derivanti dalla fiscalità generale.

Quella legge ha garantito da allora a ogni cittadino il diritto alle cure: dalle Mutue gestite in vario modo e secondo criteri assicurativi, scollegate l’una dall’altra, si passava alle cure per tutti governate da un Servizio Sanitario Nazionale unico, pubblico, universalistico. La riforma sanitaria, che si ispirava all’articolo 32 della Costituzione Italiana che definisce la tutela della salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, ha innovato profondamente e riordinato una sanità frammentata e disomogenea.

Per fare il punto su come sia cresciuta la sanità a livello locale e di come la comunità professionale rappresenti oggi la base per accettare le sfide del cambiamento, si svolgerà un convegno giovedì 6 dicembre dalle ore 14 alle ore 16 all’Hotel Classic.

Titolo dell’evento gratuito e aperto a tutti: Sanità futuro presente, Reggio Emilia: i nostri primi 40 anni di SSN.

Nell’ambito del convegno tanti professionisti si alterneranno nel racconto della loro esperienza. Saranno presenti il Presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, l’Assessore regionale alle Politiche per la Salute Sergio Venturi, il Sottosegretario alla Presidenza della Regione Emilia-Romagna Giammaria Manghi, il Presidente della Provincia Giorgio Zanni, il Sindaco di Reggio Emilia Luca Vecchi e il Direttore Generale dell’Azienda USL-IRCCS Fausto Nicolini.