Ha coinvolto centinaia di studenti nelle passate cinque edizioni, una comunità universitaria in continua crescita. Si rinnova l’appuntamento con Bellacoopia Univesity, progetto promosso da Legacoop Emilia Ovest con la collaborazione dell’Università di Modena e Reggio Emilia, che quest’anno spegne sei candeline. Lunedì 5 novembre si è tenuta il primo appuntamento con la lectio magistralis del prof. Mario Mazzoleni su “La cooperazione tra valori, strategie, mercato”, alla presenza del Prorettore Riccardo Ferretti e dell’assessore comunale Serena Foracchia.

“L’iniziativa si propone di trasmettere ai giovani” – dichiara la responsabile Daniela Cervi di Legacoop – “i valori di socialità, mutualità, imprenditorialità, impegno civile, attraverso la conoscenza dell’esperienza cooperativa, che coniuga i talenti e le competenze con lo spirito collaborativo”.

I Dipartimenti ammessi alla partecipazione sono: Comunicazione ed Economia, Educazione e Scienze Umane, Scienze e Metodi dell’Ingegneria, Scienze della Vita, Economia Marco Biagi.

Il percorso Bellacoopia University si sviluppa da novembre a marzo con lezioni frontali, testimonianze, visite e attività laboratoriali.

Nella parte teorica verranno illustrati aspetti normativi, fiscali e societari peculiari del modello d’impresa cooperativa, la responsabilità sociale e il business plan. Il workshop ha, invece, l’obiettivo di offrire spunti concreti di attuazione del modello cooperativo. In questa fase interverranno alcune imprese leader nei propri settori di attività che lanceranno le “sfide” agli studenti, suddivisi in gruppi interdipartimentali e chiamati a sviluppare soluzioni innovative, efficaci e sostenibili.

Nelle cinque edizioni passate, sono stati 226 gli studenti che hanno ottenuto i crediti formativi riservati a questa esperienza formativa che coniuga apprendimento e sperimentazione, in un binomio finalizzato a fornire gli strumenti necessari per conoscere le specifiche della società cooperativa e a promuovere presso i giovani questa scelta per il loro futuro lavorativo.

“Attraverso lo stile partecipativo” – puntualizza il prof. Mazzoleni – “il manager cooperativo migliora le relazioni con i propri collaboratori, aumenta la creatività e la produttività delle persone che lavorano per la cooperativa e genera un forte meccanismo di affiliazione e riconoscimento. Il risultato è un ambiente organizzativo in cui prevalgono la fiducia e la collaborazione”.