Dall’Afghanistan all’Australia, dagli Emirati Arabi all’Indonesia, dalla Mongolia al Sud Africa, et ultra: provengono da 71 diversi Paesi gli oltre 14.430 cortometraggi (1.523 quelli poi presentati al pubblico) che, nel corso di una storia quasi ventennale (la prima edizione risale al 2001), il Reggio Film Festival ha visionato e selezionato.

Su questa lunga storia – un crogiolo di storie, culture, arte segnata dal desiderio di rappresentare la realtà e di una sua reinterpretazione critica – si innesta l’edizione 2018 del Reggio Film Festival, a Reggio Emilia dall’8 al 19 novembre, con un programma costruito sui 1.665 cortometraggi pervenuti (un centinaio in più del 2017) e che è la risultante di un intenso, ininterrotto ascolto delle pulsioni e dei bisogni della società: è per questo preciso motivo che l’ideatore e direttore artistico Alessandro Scillitani ha deciso, assieme allo staff di circa 30 persone da lui coordinato, di dedicare l’edizione in arrivo al dialogo interculturale.

Reggio Film Festival è organizzato da Cine Club Reggio – Fedic con il contributo della Regione Emilia-Romagna e del Comune di Reggio Emilia, con il supporto di Ufficio Cinema comunale, fondazione Mondinsieme, assessorato alla Città internazionale.

Sono sponsor della nuova edizione Grissin Bon, Blueshape, Rcf, Energee3, sponsor tecnico Tr Media. Collaborano inoltre alla sua realizzazione: Nuovo Teatro San Prospero, Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, Fondazione nazionale della Danza – Aterballetto, Teatro dell’Orsa, Punto Einaudi Reggio Emilia, Iniziativa laica, Oratorio Regina Pacis – Capitol Spritz, Liceo artistico “Chierici”.

Specchio/Mirror è il titolo-tema individuato per l’edizione numero 17 del Festival, secondo un’idea di arte che si pone come «specchio del mondo», ovvero come possibilità di «restituire allo sguardo del fruitore una diversa consapevolezza della realtà circostante e delle sue infinite rappresentazioni».

Hanno detto: ” “Questa è la diciassettesima edizione del Reggio Film Festival – ha detto stamani il sindaco di Reggio Emilia Luca Vecchi, presentando il festival alla stampa in Sala Rossa – e quando una manifestazione raggiunge così tante edizioni vuol dire che ha vinto la sua scommessa. Questo festival infatti è cresciuto nel tempo diventando oggettivamente di portata internazionale nell’ambito dei cortometraggi. Quest’anno infatti sono pervenuti 1.665 cortometraggi provenienti da settantuno paesi nel mondo. Complessivamente oltre 14mila opere internazionali sono state visionate dalla prima edizione di Reggio Film Festival. Inoltre il festival è cresciuto progressivamente nel suo radicamento a Reggio Emilia e nella sua collaborazione con altri attori della città, dal teatro San Prospero al cinema Rosebud. Il Comune di Reggio Emilia per questi motivi ha voluto consolidare la collaborazione e contribuire alla sua crescita”.

“Sul tema del cinema e sul contesto più ampio di quelle che sono le politiche e le azioni in campo culturale di questa città – ha aggiunto Vecchi – penso di poter dire che la città sta muovendo importanti passi avanti. Il Reggio Film Festival è una delle eccellenze in questo senso. Peraltro a questo tavolo è rappresentata da Sandra Campanini dell’Ufficio cinema del Comune la storica esperienza del cinema Rosebud, che in pochi anni è passato da 25mila a 38mila presenze annue”.

“In questi anni – ha sottolineato il sindaco – abbiamo visto il ritorno a Reggio Emilia dell’interesse per la produzione cinematografica, con l’ospitalità di diversi set che sono occasione di produzione e promozione del territorio. Poi un’importante azienda di produzione cinematografica come Palomar si è insediata a Reggio rappresentando un’altra importante opportunità di crescita per il territorio. Mettendo in connessione queste realtà, Reggio Emilia potrà diventare nella filiera del cinema un centro di eccellenza alla pari di quello già storicamente conseguito nella danza, nella musica, nella fotografia e potrà contribuire al consolidamento e alla crescita di un importante polo dell’industria creativa della nostra città. È fondamentale per noi il tema delle connessioni tra la produzione culturale e dinamiche dello sviluppo economico. Reggio Emilia oggi è inoltre sottoposta all’attenzione regionale grazie ad alcune scelte, come l’arrivo di Palomar o l’investimento sull’arena degli spettacoli, che rappresentano importanti interventi sul tema dell’industria creativa. Tutto questo fa leva su un substrato che la città nella sua creatività culturale e imprenditoriale ha creato nel tempo. Non una scommessa dell’oggi, ma un pezzo importante della storia culturale della nostra città”.

“Il tema di Reggio Film Festival di quest’anno – ha spiegato Alessandro Scillitani, direttore artistico del festival – è lo specchio, più in particolare lo specchio del Mondo. Il programma prevede una ricca serie di eventi, tra cui la proiezione del film Cosa dirà la gente di Iram Haq e un film sui Giochi del Tricolore, straordinaria esperienza di Reggio Emilia che ha visto la partecipazione di mille ragazzi arrivati da ogni parte del mondo grazie allo sport, che è stata un’ottima occasione di scambio e di forte conoscenza reciproca. I ragazzi che seguono il percorso di Video Lab, organizzato da Officina Educativa, hanno raccolto le storie dei giovani atleti che per la prima volta in assoluto potremo vedere al cinema Rosebud. È prevista inoltre una tavola rotonda con un membro di SOS Mediterranée per sentire dalla sua voce cosa sta succedendo oggi nel mar Mediterraneo”.

“Una importante parte del festival – ha precisato Scillitani – si svolge al cinema Rosebud, luogo simbolo per il cinema non solo reggiano. Partecipa anche il Teatro San Prospero, importante punto di riferimento del centro storico per fruire delle opere e degli incontri teatrali e si rinnova la significativa collaborazione con il Teatro dell’Orsa, giunta ormai al terzo anno per Cinebus. Continua anche la nostra collaborazione con la Fondazione di danza Aterballetto, con la festa della danza alla Fonderia domenica 11 novembre e con Iniziativa laica con una sezione del festival dedicata proprio alla laicità”.

“La grande novità di quest’anno – ha anticipato Scillitani – sono gli incontri con gli autori, organizzati nella libreria Strand-Einaudi. In apertura al festival, giovedì 8 novembre, abbiamo l’occasione di incontrare John Rosengrant, grande creatore di effetti speciali, e Gigi Coello-Bannon, produttrice della serie Criminal Minds. Reggio Film Festival da qualche anno si è aperto ai workshop per la realizzazione di cortometraggi e, per suggellare la collaborazione con il cinema Rosebud è prevista un’interessante lezione di cinema”.

Sandra Campanini, responsabile dell’ufficio cinema del Comune di Reggio Emilia, ricordando la mission del cinema Rosebud come strumento di analisi a 360 gradi della cultura cinematografica, ha evidenziato l’importanza della collaborazione con il Reggio Film Festival. ” La partnership con il festival – ha detto la Campanini – oltre che con la messa a disposizione della sala si è espressa anche nella composizione della giuria del festival che vede, tra gli altri, personalità di casa al Rosebud come il noto critico cinematografico Mauro Gervasini e il montatore reggiano Cristiano Travaglioli che ha conseguito una delle quattro statuette conquistate agli European Film Awards da “La grande bellezza” diretto da Paolo Sorrentino con Toni Servillo protagonista (miglior film europeo, miglior regista, miglior attore protagonista e miglior montatore).

“Ospitiamo ben volentieri il Reggio Film Festival – ha dichiarato Matteo Bartoli del Nuovo Teatro San Prospero – perchè abbiamo lo stesso obiettivo: aprire le porte alla città. Il nostro teatro svolge una intensa attività con cinquanta compagnie nel 2017 e ben diecimila spettatori. Inoltre disponiamo di una nostra compagnia che sarà coinvolta direttamente nella manifestazione domenica 11 novembre con la lettura a più voci “L’anno che il prete sembrava Vycpálek”, mentre una trentina di allievi del teatro si esibiranno in performance teatrali nelle piazze il 10 e il 17 novembre”.

Il festival

Il programma dell’edizione 2018 di Reggio Film Festival è vasto e più che mai vario, pensato per incontrare pubblici con aspettative, curiosità e bisogni culturali diversi.

Il Festival si aprirà con una star di Hollywood. Si tratta di John Rosengrant, supervisore agli effetti speciali diAvatar, Hunger Games, Vita di Pi, Revenant, La Forma dell’Acqua, Avengers e Jurassic World, fra gli altri. E non mancherà, dalla stessa Hollywood, Gigi Coello-Bannon, produttrice del celeberrimo Criminal Minds.

Il Festival proseguirà con un più sottile, ma non meno mirabolante, tipo di spettacolarità, quella di Antonio Rezza eFlavia Mastrella, Leoni d’oro alla carriera per il Teatro 2018, protagonisti di un incontro di presentazione di alcuni loro cortometraggi. In collaborazione con la Libreria Punto Einaudi – Strand sarà proposta una serie di incontri con l’autore: sono in arrivo, fra gli altri, Giorgio Scianna, Maurizio De Giovanni e Diego De Silva.

In programma pure molta musica, tra cui quella scanzonata delle Sorelle Marinetti e quella più introspettiva della contrabbassista Caterina Palazzi. Non mancherà il teatro: tornerà, a grande richiesta, il Cinebus del Teatro dell’Orsa, spettacolo itinerante a bordo di un autobus attraverso le vie dei cinema perduti della città.

Ma il cuore del Festival rimane il cinema, con cortometraggi, ancora una volta provenienti da ogni parte del Pianeta, che verranno proiettati in diversi spazi della città, e diversi workshop, per avvicinare questo mondo dalle più diverse prospettive, tecniche e poetiche. Tra i molti ospiti internazionali che arricchiranno l’edizione 2018 del Festival, da ricordare almeno la regista norvegese Iram Haq, che presenterà il suo ultimo film Cosa dirà la gente, opera che la Norvegia ha candidato per gli Oscar 2019.

Da una giuria composta da Mauro Gervasini (critico, FilmTV), Cristiano Travaglioli (montatore), Giorgio Scianna (scrittore), Sandra Campanini (Ufficio Cinema, Comune di Reggio Emilia) e Antonella Arseni (Bolzano Film Festival) sarà assegnato il premio al miglior cortometraggio e, novità del 2018, il Premio Speciale Città Mondo, dedicato alle opere che affrontano il tema del dialogo interculturale. Sono previsti altri riconoscimenti, e non mancherà il consueto Premio Giuria Popolare, che permetterà al pubblico in sala di votare il corto migliore.

L’ingresso a tutte le iniziative è gratuito, fatta eccezione per il Cinebus e per alcuni workshop.

Info e programma dettagliato: http://www.reggiofilmfestival.it/.