“L’Azienda USL di Modena eroga regolarmente lo stipendio dei suoi dipendenti, con tutte le variabili e lo straordinario pagato nel rispetto degli accordi integrativi vigenti. Ciò che è sospeso – non bloccato – è il trattamento accessorio che, in seguito all’affinamento dell’attuale sistema di valutazione secondo le normative e in conformità alle segnalazioni degli organi di controllo, potrà essere regolarmente e pienamente corrisposto”. Lo afferma una nota dell’Azienda USL di Modena.

“Consapevole della rilevanza che la mancanza di un importo variabile tra i 90 e i 160 euro può assumere, l’Azienda ha sempre mantenuto aperto il confronto con le Organizzazioni Sindacali. Ne è prova il fatto che fosse previsto un incontro anche nella mattinata odierna, convocato già al termine del precedente, proprio al fine di individuare una soluzione condivisa. Incontro cui le stesse Organizzazioni Sindacali proclamanti lo stato di agitazione non hanno partecipato, avendo già rifiutato in data 16 ottobre la sottoscrizione di un accordo che consentisse in tempi brevi di risolvere la attuale criticità”.

“Le Organizzazioni Sindacali – prosegue l’Ausl Modena – sono in possesso di tutti i documenti richiesti all’Azienda, che ha sempre garantito – al contrario di quanto affermato – la massima trasparenza, e può documentarlo. Il percorso negoziale è indubbiamente reso complesso dalla necessità di continui approfondimenti relativi al quadro normativo, alla luce dei rilievi effettuati dai diversi organi di controllo della regolarità amministrativo-contabile. La responsabilità legale e patrimoniale della direzione aziendale è giuridicamente personale proprio a garanzia delle risorse pubbliche impiegate, degli interessi della collettività e dei lavoratori e, di conseguenza, del rispetto delle disposizioni di legge che consentono la tenuta dell’intero sistema (che ricomprende al suo interno anche il saldo di produttività 2017 e il pagamento delle progressioni economiche orizzontali 2018), una condizione, questa, del tutto opposta a quanto confusamente dichiarato dalle Organizzazioni Sincali. Non si capirebbe, altrimenti, la richiesta dell’Azienda di rivedere l’accordo adeguandolo all’evoluzione normativa”.

“L’Azienda sottolinea inoltre che non vi è correlazione diretta tra il sistema di incentivazione e l’erogazione dei servizi di assistenza ai cittadini, per i quali i lavoratori già percepiscono una regolare retribuzione mensile. È in ogni caso intenzione di questa Direzione arrivare quanto prima all’aggiornamento del sistema di valutazione – vero ed unico nodo in discussione – al fine di riprendere quanto prima l’erogazione del rateo retributivo mensile della produttività collettiva”.