Nei giorni scorsi CNA ha incontrato, assieme a rappresentanti dei tour operator e delle agenzie di viaggio, il ministro alle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali e al Turismo Gian Marco Centinaio.

Tema del confronto, innanzitutto la necessità di una precisa mappatura della filiera turistica che vada oltre la filiera tradizionale per prendere in considerazione anche tutto il mondo della ricettività extra alberghiera che viaggia attraverso internet e le piattaforme on-line. Si è parlato anche dell’opportunità di procedere ad una revisione delle professioni turistiche riguardanti guide e agenti di viaggio, parificando alle leggi vigenti tutti i soggetti coinvolti e uniformando a livello nazionale le diverse norme nazionali.

E’ stata anche prospettata la necessità di andare verso una riforma dell’Enit in grado di garantire la massima attività rispetto alla promozione del “made in Italy” turistico.

“Siamo assolutamente disponibili – ha sottolineato Roberto Masi, presidente regionale e provinciale di CNA Commercio e Turismo a lavorare su questi punti. Crediamo però ci sia un altro elemento da sviluppare: il riconoscimento dell’impresa operante nel turismo esperienziale che oggi rappresenta un mercato che in Europa vale oltre quaranta miliardi di euro. Questa nuova forma di turismo si sta affermando in maniera capillare su tutto il territorio italiano, grazie alla ricca diversità culturale che è in grado di offrire. Esperienze identitarie legate all’artigianato, al patrimonio rurale culturale, alla storia, alla religione, al benessere, allo sport, alla musica e all’arte sono diventate forme di turismo che apportano valore aggiunto al territorio interessato, diversificando l’economia a favore della destagionalizzazione”. Un tema, questo, che CNA sta seguendo con attenzione, per la sua grande forza di richiamo: anche grandi portali turistici come Airbnb, ad esempio, stanno puntando molto su questa nuova tipologia di turismo.

Secondo CNA, anche questo aspetto del “nuovo” turismo richiede un approfondimento, assieme ai precedenti nella futura attività del tavolo tecnico ministeriale.