Il tema dei cambiamenti climatici entra ufficialmente nel mondo della scuola, tra i giovani e giovanissimi per alimentare una cultura del rispetto e della salvaguardia del nostro pianeta.

L’iniziativa viene dal Dipartimento di Scienze Chimiche e Geologiche di Unimore che, insieme al Museo delle Scienze di Trento (MUSE), ha avviato un progetto che persegue l’obiettivo di creare un dialogo e una sinergia tra il mondo accademico/scientifico e il mondo della scuola, per informare in modo corretto e sensibilizzare la società, e le nuove generazioni, in particolare, riguardo al grande tema dei cambiamenti climatici.  Il progetto ha avuto il patrocinio del Comune di Modena.

Nella giornata di venerdì 5 ottobre 2018, presso l’Aula 1.1 del Dipartimento di Scienze Chimiche e Geologiche (via Campi 101) a Modena, prenderà il via questo progetto biennale dal titolo “Cambiamenti Climatici tra Scienza e Coscienza”, che rientra nelle attività cosiddette di terza missione dell’Ateneo modenese-reggiano.

“Una delle più grandi minacce ambientali, sociali ed economiche che il nostro pianeta deve affrontare è il cambiamento climatico – afferma la prof.ssa Francesca Bosellini di Unimore  –  con i suoi impatti sugli ecosistemi, sul paesaggio e sulla natura in generale. Si tratta di una problematica che coinvolge tutti gli aspetti della società, con un’emergenza in primo luogo documentata dalla rapidità con cui questi cambiamenti si stanno manifestando. Non c’è dubbio che il cambiamento climatico evidente negli ultimi anni sia drammaticamente accelerato dall’uomo, e che la società si trovi ad affrontare enormi sfide. La dimensione globale del problema e la necessità di migliorare la nostra comprensione dei processi, degli impatti e delle strategie di adattamento necessarie, hanno indotto sforzi internazionali di ricerca collaborativa e sono oggetto di ampi resoconti sui media. La comunità scientifica è impegnata nel monitoraggio continuo dei cambiamenti climatici, sia attraverso sofisticati esperimenti di laboratorio che sul campo, ma guarda anche a ciò che è avvenuto nel passato indagando il registro geologico per prendere in considerazione gli effetti sulla natura di tali cambiamenti con una prospettiva a lungo termine e su larga scala. La costruzione di un’opinione pubblica informata risulta cruciale e la scuola riveste senza dubbio un ruolo fondamentale per informare e sensibilizzare le giovani generazioni sulle cause, dinamiche ed effetti ambientali di tali cambiamenti nello spazio e nel tempo”.

La prima fase del progetto è rappresentata dal corso di aggiornamento “Cambiamenti climatici: Ecosistemi, Biodiversità ed Evoluzione”, per insegnanti delle scuole superiori. Seguirà una fase di coinvolgimento diretto degli studenti attraverso il concorso “VideoClimate: i cambiamenti climatici che ci toccano da vicino” per la realizzazione di video sui cambiamenti climatici che verranno poi presentati ad una serie di eventi di divulgazione aperti alla cittadinanza. Chiuderà il progetto il congresso Internazionale “13° International Symposium on Fossil Cnidaria and Porifera” che porterà a Modena a inizio settembre 2019 i migliori studiosi ed esperti di scogliere coralline da tutto il mondo.

Si inizia venerdì 5 ottobre 2018, con il corso di formazione e aggiornamento per insegnanti “Cambiamenti climatici: Ecosistemi, Biodiversità ed Evoluzione”, che vedrà la partecipazione di 40 insegnanti provenienti da 20 Scuole Superiori di II grado, e sarà aperto anche a studenti e docenti dell’Ateneo interessati. Si aprirà alle ore 15.00 con una breve presentazione, alla quale parteciperanno la prof.ssa Francesca Bosellini, responsabile del progetto, il dott. Massimo Bernardi del MUSE, il Delegato per le attività di Terza Missione dell’Ateneo prof. Gianluca Marchi, il Direttore del Dipartimento di Scienze Chimiche e Geologiche prof.ssa Monica Saladini e il Presidente del Corso di Laurea in Scienze Geologiche prof. Mauro Soldati.