Sposata da oltre 10 anni, per diverso tempo – unitamente ai due figli minori e al padre convivente – ha subito vessazioni, insulti e violenze da parte del marito che diventava maggiormente violento dopo l’uso smodato di bevande alcoliche, da cui dipendeva. Nella speranza di una soluzione e per salvaguardare il nucleo familiare, non ha mai sporto denuncia ma l’auspicato ravvedimento non è mai arrivato. Anzi la situazione è andata peggiorando tanto che la donna, esausta e soprattutto preoccupata per la sua incolumità, quella dei figli e del padre, si è rivolta ai carabinieri di Gattatico raccontando l’inferno in cui lei e la sua famiglia erano costretti a vivere, tanto da spingere la donna nell’ultimo periodo a dormire chiusa a chiave in una stanza con i figli, nel timore di aggressioni notturne da parte del marito.

Gravi e inauditi episodi di violenza per i quali, al termine delle indagini, i Carabinieri della Stazione di Gattatico hanno denunciato alla Procura reggiana un 50enne accusato dei reati di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali. Il sostituto titolare dell’inchiesta, condividendo con le risultanze investigative dei Carabinieri ha richiesto e ottenuto dal GIP del Tribunale di Reggio Emilia, l’applicazione nei confronti dell’uomo della misura coercitiva dell’allontanamento dalla casa familiare e il divieto di avvicinamento alle vittime prescrivendogli di mantenere comunque una distanza di almeno 500 metri dai suoi congiunti. Provvedimento di natura cautelare che è stato eseguito dai Carabinieri della Stazione di Gattatico che avevano denunciato l’uomo.

Oltre alle esplosioni d’ira con gravi minacce di morte a moglie, figli e suocero e alle quotidiane offese rivolte ai familiari l’uomo frequentemente usava violenza nei confronti dei congiunti raggiunti da schiaffi, pugni e spintoni e tirate di capelli. In occasione di un anniversario di matrimonio l’uomo è arrivato a minacciare la moglie di buttarla dalla finestra. In un’occasione non ha esitato ad armarsi di un coltello puntandolo alla gola della moglie che era solito colpire sul tendine lesionato del braccio destro della donna sapendole di cagionarle un forte male. Violenze quelle subite documentate in alcuni casi con referti medici rilasciati alle vittime. I risconti dei carabinieri che hanno condotto le indagini, hanno visto la Procura reggiana richiedere ed ottenere dal GIP del Tribunale di Reggio Emilia il citato provvedimento di natura cautelare.