Approfittando del fatto che la derubata si trovasse alla guida dell’auto in sosta e forte del fatto che avesse lasciato la borsa sul sedile anteriore lato passeggero dell’auto che conduceva, ha infranto il finestrino dell’auto della derubata impossessandosi della borsa contenente effetti personali, uno smartphone ed una trentina di euro in contanti per poi dileguarsi. Nonostante l’azione fulminea e l’accorgimento a fuggire con l’auto avente il portellone dietro aperto, per impedire di rilevarne la targa, non è riuscito ad assicurarsi l’impunità. I carabinieri della stazione di San Martino in Rio, grazie a concordanti testimonianze e alla circostanza che lo stesso ladruncolo fosse ben noto agli stessi militari, sono riusciti a identificare il topo d’auto ora finito nei guai. Con l’accusa di furto aggravato infatti i carabinieri della stazione di San Martino in Rio hanno denunciato alla Procura reggiana un 46enne pregiudicato di Correggio.

La vittima, una 60enne casalinga di San Martino in Rio, si trovava alla guida della sua Panda ferma in via Lemizzione del comune di Correggio  quando sentiva il sopraggiungere di un’autovettura che proveniente da dietro arrestava improvvisamente la marcia. Dall’auto scendeva un uomo che avvicinatosi al finestrino anteriore destro lo mandava in frantumi impossessandosi della borsa posata sul sedile anteriore lato passeggero. Quindi risaliva sull’auto dileguandosi.

L’immediato allarme al 112 dei carabinieri che attivavano i militari di Correggio e San Martino in Rio non permetteva ai carabinieri di intercettare il ladro che riusciva a dileguarsi ma non ad assicurarsi l’impunità. I carabinieri di San Martino in Rio infatti grazie ad una preziosa testimonianza che indicava il modello dell’auto, indirizzavano le attenzioni investigative nei confronti di un 46enne pregiudicato, che oltre ad avere in uso lo stesso modello di auto risultava corrispondere perfettamente alla descrizione fornita dalla vittima in sede di denuncia. La prova del nove circa la responsabilità dell’uomo, i carabinieri della stazione di San Martino in Rio la ottenevano grazie alla stessa derubata che in apposita seduta di individuazione fotografica riconosceva il ladro nell’odierno indagato. Acquisita la prova regina con l’accusa di furto aggravato i carabinieri della stazione di San Martino in Rio denunciavano quindi l’uomo alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Emilia con l’accusa di furto.