L’ex Parco del Secchia, ora Paesaggio Protetto, torna a far parlare di sé. E’ infatti prossima la scadenza di ottobre per la redazione della proposta tecnica di “Paesaggio naturale e seminaturale protetto”, che dovrà definire finalità, perimetrazione, obiettivi gestionali, misure di sostegno, incentivazione e sostenibilità economica.

“Cogliamo con favore la proposta di istituzione di un organismo che tuteli il Paesaggio naturale o semi naturale” – sostiene Gianfranco Corradi presidente di Confagricoltura Modena – “ma è necessario fare chiarezza sulla gestione ed i compiti di questa ulteriore struttura del territorio, in cui chiediamo di essere coinvolti”.

Le preoccupazioni dell’associazione modenese sono rivolte alla salvaguardia delle produzioni agricole di eccellenza che sussistono nell’area, ma soprattutto alla gestione e alla sicurezza del territorio dal punto di vista idrogeologico. Non da ultimo – prosegue la nota – ci si domanda come e da chi saranno gestite tutte le aree protette (siti di interesse comunitario, zone di protezione speciale) che costituiscono la Rete Natura 2000 regionale e insistono nel perimetro del nuovo Paesaggio Protetto.

“La manutenzione degli argini ed il controllo degli animali fossori come istrice, tasso, nutria e volpe sono indispensabili per evitare le calamità che, come nel caso dell’alluvione del 2014, possono creare gravi danni ai cittadini ed al territorio- prosegue Corradi – pertanto chiediamo garanzia per i cittadini che il regolamento preveda chiare responsabilità di gestione per scongiurare l’aggravarsi di una situazione già critica”.