Riccardo Amici, assessore all’ambiente del Comune di Fiorano Modenese, fa il punto delle iniziative assunte in riferimento al proliferare di zanzare e alla preoccupazione per le notizie relative alla circolazione del virus West Nile.

“Il nostro servizio ambiente sta affrontando questo problema, nel rispetto delle norme regionali che vogliono evitare pericoli per salute delle persone e di altri animali, così come vogliono evitare interventi generalizzati di scarsa efficacia”.

“Utilizziamo una ditta specializzata che attua interventi di lotta antilarvale ogni 15 giorni, programmati fino al 30 settembre, utilizzando prodotti sia contro la zanzata tigre che la zanzara comune. Accompagniamo l’impegno dei privati, fondamentale come quello del comune, con la distribuzione di larvicidi nella farmacia comunale a Spezzano, presso l’Urp in municipio a Fiorano e abbiamo fatto due mattinate anche nei mercati con le Gev. Interveniamo nei parchi per rimuovere potenziali focolai larvali eliminabili e al trattamento di quelli non eliminabili”.

“I cittadini si domandano perché non facciamo lotta alle zanzare adulte, ma l’uso di prodotti tossici è pericoloso per la salute dell’uomo. Per questo il loro utilizzo deve essere formalmente approvato dal servizio sanitario regionale. Inoltre il divieto di accesso all’area trattata può durare anche 48 ore. In parchi e giardini pubblici, campi sportivi, aree ricreative, cortili e aree verdi all’interno di plessi scolastici, parchi gioco per bambini, superfici in prossimità di strutture sanitarie, viene vietato l’utilizzo, a distanze inferiori di 30 metri dalle predette aree, di prodotti fitosanitari classificati tossici e molto tossici”.

“Vorrei ricordare – spiega l’assessore Amici – che se i cittadini fanno segnalazioni ‘puntuali’, indicando il problema e il luogo esatto, l’Ufficio Ambiente (0536.833.276) invia la ditta incaricata per un sopralluogo e fornisce indicazioni su come comportarsi”.

“A Fiorano Modenese non è stata fatta questa estate una specifica ordinanza perché ne abbiamo già una in vigore che regola i doveri dei privati: evitare l’abbandono di contenitori nei quali possa raccogliersi acqua piovana o fermarsi acqua stagnante; procedere alla chiusura mediante rete zanzariera o coperchio a tenuta o allo svuotamento giornaliero, con divieto di immissione dell’acqua nei tombini; trattare  l’acqua presente in tombini, griglie di scarico, pozzetti di raccolta delle acque meteoriche, presenti negli spazi di proprietà privata, ricorrendo a prodotti di sicura efficacia larvicida. Ai conduttori di orti chiediamo di eseguire l’annaffiatura diretta, tramite pompa o con contenitore da riempire di volta in volta e da svuotare completamente dopo l’uso; sistemare tutti i contenitori e altri materiali (es. teli di plastica) in modo da evitare la formazione di raccolte d’acqua in caso di pioggia; chiudere appropriatamente e stabilmente con coperchi a tenuta ermetica gli eventuali serbatoi d’acqua. All’interno dei cimiteri, qualora non sia disponibile acqua trattata con prodotti larvicidi (il trattamento va fatto ad ogni cambio d’acqua), i vasi portafiori devono essere riempiti con sabbia umida”.