La chirurgia epato-bilio-pancreatica e dei trapianti di fegato dell’Azienda Ospedaliero – Universitaria di Modena fa scuola in Brasile. Il prof. Fabrizio Di Benedetto (foto), infatti, è stato invitato in qualità di tutor per l’inizio dell’attività del nuovo centro dell’Ospedale São Lucas di Copacabana, sotto la guida del Prof. Eduardo Fernandez. Il prof. Di Benedetto ha partecipato, lo scorso 11 agosto, al Secondo Simposio Internazionale di Chirurgia Robotica presso la sede del Colégio Brasileiro de Cirurgiões che si è svolto a Rio de Janeiro. Tra gli ospiti internazionali anche il Prof. Raul Rosenthal, Direttore del Dipartimento Chirurgico della Cleveland Clinic a Weston (Florida, Stati Uniti). Padrone di casa il Prof. Fernando de Barros, chirurgo bariatrico e coordinatore del programma di Chirurgia Robotica presso l’Ospedale São Lucas Copacabana.

“È un grande onore per me aver contribuito a questo evento, frutto di un grande impegno da parte di tutto il mio gruppo” – ha commentato il professor Di Benedetto “E sono davvero onorato di contribuire con la mia esperienza all’avvio del nuovo centro brasiliano di chirurgia epato-bilio-pancreatica. Questa collaborazione, inoltre, consente alla Struttura e all’Università di rafforzare il processo di internazionalizzazione, cominciato col riconoscimento dell’American College of Surgeons e proseguito con l’avvio della collaborazione con il New York Presbyterian Hospital”.

Nell’ambito del Simposio è stato dato ampio spazio all’esperienza della Chirurgia dei Trapianti di Modena, con numerosi video chirurgici di casi operati con tecnologia robotica ed i risultati dell’attività degli ultimi anni, con particolare rilievo al programma Regionale di resezione robotica pre-trapianto per epatocarcinoma. L’evento è stato un’opportunità per i chirurghi del Paese di aggiornarsi sulla nuova tecnologia robotica che sta guadagnando più spazio nel campo della chirurgia mini-invasiva.

La Chirurgia Oncologica, Epatobiliopancreatica e dei Trapianti di Fegato dell’AOU di Modena è stata invitata proprio in virtù della sua notevole esperienza in questa metodica, maturata dall’avvio, nel 2014, del programma di chirurgia robotica oncologica del Policlinico, con oltre 130 procedure chirurgiche su fegato, pancreas, vie biliari e stomaco, ed incarichi di insegnamento in scuole internazionali di chirurgia mini-invasiva.