Alla vista di una pattuglia dei Carabinieri hanno cercato di allontanarsi dalla zona residenziale di via Cavour del comune di Correggio  dove sono presenti varie abitazioni e attività commerciali che, nel corso degli ultimi mesi, sono stati presi di mira e per questo motivo sono stati raggiunti e fermati dai carabinieri di Correggio che dopo averli identificati in due cittadini moldavi, senza fissa dimora, gli hanno sottoposti a minuziosi controlli anche alla luce dei precedenti di polizia per reati contro il patrimonio posseduti da uno dei due.

All’interno della macchina in loro uso gli stessi Carabinieri di Correggio hanno rinvenuto il kit del perfetto ladro costituito da attrezzi da scasso e una torcia. E’ finita in caserma la “gita” nella bassa per i due moldavi di 24 e 18 anni che al termine delle formalità di rito sono stati denunciati alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Emilia con l’accusa di possesso di strumenti atti allo scasso. A loro i Carabinieri hanno sequestrato una torcia, un piede di porco e lunghi cacciaviti ricurvi. Sono stati fermati dai Carabinieri di Correggio nel centro del paese. Alla vista dei carabinieri i due, che a bordo di un’auto sono stati notati andare a una velocità moderata e guardare attorno alle abitazioni che costeggiavano la strada, hanno aumentato la velocità cercando di fuggire senza riuscirci in quanto i carabinieri riuscivano a raggiungerli e fermarli.

Nel corso dei controlli che venivano estesi anche all’auto in loro disponibilità i carabinieri rinvenivano i classici attrezzi da “lavoro” sopra elencati che venivano sequestrati. Nonostante siano ancora da chiarire i motivi della presenza nel reggiano dei due cittadini moldavi i militari di Correggio non hanno tanti dubbi in quanto oltre al fatto che uno dei due sia “noto” per via dei precedenti di polizia per reati contro il patrimonio gli strumenti da scasso in loro possesso non lasciano spazio a troppe interpretazioni. Si sa l’intenzione non e’ reato per cui i due moldavi non sono accusati di nessun furto ma è chiaro che l’armamentario trovato in loro disponibilità, data le circostanze di tempo e di luogo alimenta comunque forti sospetti. Ed è per questo motivo che ora gli stessi Carabinieri stanno cercando di approfondire i fatti al fine di capire i reali motivi della loro presenza nella bassa reggiana.