Turismo ed Emilia-Romagna si confermano sempre più un binomio vincente, con percentuali di crescita che sostengono sempre più le ragioni di chi parla di boom turistico per la nostra regione.

Secondo l’ultima rilevazione dell’Osservatorio turistico regionale di Unioncamere Emilia-Romagna – elaborata da Trademark Italia – nel primo semestre 2018 il turismo dell’Emilia-Romagna mette il segno più davanti a tutti i comparti.

La Riviera fa la parte del leone, ma fanno registrare ottimi risultati anche tutti gli altri settori, dall’Appennino alle città d’arte, alle terme. E i dati rilevati già superano le performance dello scorso anno, una stagione considerata da record.

In particolare, i numeri dell’Osservatorio dicono che il primo semestre del 2018 chiude con oltre 19 milioni di presenze nella nostra regione, con un aumento del 6,9% rispetto ai 18 milioni rilevati nello stesso periodo del 2017.

Per quanto riguarda gli arrivi, si superano i 5,8 milioni, che rappresentano un +8% sui circa 5,4 milioni della prima metà dell’anno scorso.

In aumento sia la clientela nazionale (+6,9% gli arrivi e +5,8% le presenze) sia quella internazionale (+11,4% gli arrivi e +10,2% le presenze).

Da un punto di vista metodologico, la rilevazione dell’Osservatorio tiene conto sia del contributo delle attività che sono direttamente riconducibili al turismo (alloggio, ristorazione, attività agenzie viaggio e tour operator), sia di quello relativo ad altre attività che comunque traggono beneficio dalla spesa turistica.

“Sono dati che confermano il ruolo di primo piano dell’Emilia-Romagna come meta turistica di rilievo internazionale- sottolinea Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia-Romagna- Lo dimostrano i numeri, e lo dimostra il fatto che la nostra regione quest’anno ha conquistato il primo posto della graduatoria delle dieci migliori destinazioni europee, fregiandosi del titolo di Best in Europe 2018 della Lonely Planet, forse la guida turistica più importante al mondo. Credo sia anche il frutto del nostro impegno a qualificare l’offerta turistica. Un impegno fatto di investimenti importanti, ad esempio sulle infrastrutture, sulle piste ciclabili, sugli impianti sportivi, sulla qualità dei luoghi e sul sostegno agli eventi che rappresentano motivi di attrazione per le nostre località”.

“I dati dell’Osservatorio- aggiunge Andrea Corsini, assessore regionale al turismo- segnano un percorso virtuoso che già nel 2017 ha registrato il record di quasi 57 milioni di presenze, numeri straordinari e importanti anche per l’occupazione e il Pil regionale, con il turismo che ne rappresenta ormai il 12%. Del resto, non va dimenticato che pochi territori possono offrire, come noi, proposte che abbracciano un’ampia gamma di offerte turistiche che vanno dall’Appennino alla costa, spaziando dalla cultura ai motori, dal cibo al wellness”.

 

Dalla Riviera alle terme aumentano arrivi e presenze 
Il movimento turistico rilevato per la Riviera dell’Emilia-Romagna nel periodo gennaio-giugno 2018 presenta un incremento del +4,5% degli arrivi e del +4,3% delle presenze. In crescita sia la componente nazionale (+3,6% di arrivi e +3,0% di presenze) che internazionale (+8,2% di arrivi e +8,6% di presenze) della domanda. Per quanto riguarda l’estate, nel trimestre maggio-luglio si registra un incremento degli arrivi del +3,3% e delle presenze del +2,4% (dati provvisori).

Il bilancio del periodo gennaio-giugno 2018 nelle maggiori Città d’arte e d’affari dell’Emilia-Romagna presenta un incremento del +12,1% degli arrivi e del +10,1% delle presenze.

In crescita sia la clientela italiana (+11,8% degli arrivi e +9,2% delle presenze) che quella internazionale (+12,7% di arrivi e +11,4% di presenze). L’aeroporto Marconi di Bologna è tra i protagonisti della straordinaria performance turistica internazionale nella regione.

Il periodo gennaio-giugno si chiude positivamente per il comparto ricettivo appenninico, con una crescita del +5,4% degli arrivi e del +10,0% delle presenze.

In aumento la clientela italiana (+3,3% di arrivi e +8,6% di presenze), ma ancor più quella internazionale (+16,7% di arrivi e +16,1% di presenze) a conferma di una crescente attrattività del territorio in chiave ambientale-naturale e sportiva.

Il primo semestre 2017 per l’offerta termale dell’Emilia-Romagna presenta un buon incremento degli arrivi (+19,3%) ed anche delle presenze (+7,9%) nelle strutture ricettive.

Da un lato la clientela italiana mostra segnali di affezione all’offerta termale regionale (+18,8% di arrivi e +5,0% di presenze), con apprezzamento per i diversi tentativi di riconversione dal tradizionale termalismo sanitario verso il benessere ed il wellness, e dall’altro la clientela internazionale registra un incoraggiante “ritorno” (+21,6% di arrivi e +22,8% di presenze) dopo la forte flessione registrata nel 2017.

Confermato anche l’interesse per le “Altre località”, la voce introdotta nei monitoraggi dal 2016, che comprende i comuni che non rientrano, per le loro caratteristiche, nei prodotti turistici tradizionali, come ad esempio Carpi e Fidenza, oppure Sassuolo e Imola, che confermano un aumento degli arrivi (+9,7%) e della presenze (+14,7%).