“La Fai Cisl non è un sindacato di comodo, l’accordo per l’assunzione dei dipendenti ex coop non è illegittimo, discriminatorio e neppure separato, perché firmato dalla rsu regolarmente eletta dai lavoratori. Nella vertenza Castelfrigo – dichiara il sindacato – il giudice del lavoro del Tribunale di Modena dà ragione alla Cisl su tutta la linea, rigettando totalmente il ricorso presentato dalla Flai Cgil e Filt Cgil di Modena contro l’accordo firmato con l’azienda il 27 dicembre 2017. La sentenza è stata emessa ieri, la Fai Cisl era difesa dall’avvocato Renzo Cristiani”.

«È la conferma che il nostro modo di fare contrattazione è non solo efficace, ma pienamente rispettoso delle norme e leggi – commenta il segretario generale della Fai Cisl Emilia Centrale Vittorio Daviddi – Noi abbiamo cercato di garantire la sopravvivenza della Castelfrigo in una fase drammatica, perché sapevamo che era l’unico modo per difendere i lavoratori e creare posti di lavoro. Siamo stati massacrati per settimane, ma i fatti – e un giudice – ci dicono che avevamo ragione. Oggi la Castelfrigo ha 84 dipendenti diretti e 64 forniti dall’agenzia di somministrazione Sapiens, per un totale di 148 addetti (otto in più rispetto a fine 2017)».

«Nelle vertenze aziendali è legittimo avere strategie sindacali diverse – aggiunge il segretario generale della Cisl Emilia Centrale William Ballotta – Non è normale, invece, attaccare chi non la pensa come te e accusarlo di essere un sindacato “di comodo”. La Cisl, lo ricordo, ha 4,5 milioni di iscritti a livello nazionale e quasi 100 mila tra Modena e Reggio Emilia. Adesso speriamo che questa vicenda sia definitivamente superata e che, insieme agli amici della Cgil e Uil, – conclude Ballotta – possa riprendere l’azione comune per il ripristino della legalità e contro le cooperative spurie, non solo nel distretto modenese delle carni».