Da presidio sanitario “storico” del territorio piacentino a moderno e innovativo Centro nazionale paralimpico. L’assegnazione delle risorse ora è ufficiale: la delibera del Cipe (il Comitato interministeriale per la programmazione economica), con i 10 milioni di euro destinati all’Azienda Usl di Piacenza per trasformare l’ospedale di Villanova d’Arda, intitolato a Giuseppe Verdi, nel nuovo complesso, è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale. Una struttura polifunzionale a gestione pubblica, che diventerà riferimento nazionale per i paratleti e per tutte le persone con disabilità fisica che intendono fare sport, anche a scopo riabilitativo.

“Siamo fieri di questo risultato, per il quale come Regione ci siamo battuti a fondo e che è frutto di un importante lavoro di squadra insieme al territorio e agli amministratori locali- sottolineano il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, e l’assessore alle Politiche per la salute, Sergio Venturi-. Il Centro, una volta realizzato, rappresenterà qualcosa di unico nel panorama riabilitativo del centro-nord, e arricchirà il nuovo quadro della sanità piacentina e regionale. Ma non c’è solo l’aspetto sanitario e riabilitativo: questi dieci milioni- aggiungono presidente e assessore- rappresentano un riconoscimento davvero significativo per l’universo sportivo dell’Emilia-Romagna, che la Regione sostiene e valorizza come strumento di aggregazione ed elemento di coesione. Assieme all’Azienda Usl, all’amministrazione comunale e a tutte le istituzioni coinvolte lavoreremo per concretizzare al più presto questo bellissimo progetto”.

Il direttore generale dell’Azienda Usl di Piacenza, Luca Baldino, nel ricordare la soddisfazione provata lo scorso 23 dicembre – quando venne data per la prima volta notizia che il ministero aveva inserito Villanova tra le priorità degli interventi a favore dello sport paralimpico – estende il ringraziamento alle istituzioni, ai tecnici dell’Azienda e ai funzionari della Provincia: “Tanto è il lavoro già fatto e massimo sarà l’impegno della Direzione per la realizzazione di questo progetto, così altamente qualificante per il nostro territorio e per l’intera area del nord Italia: porteremo a nuova vita- spiega Baldino- lo storico ospedale voluto da Giuseppe Verdi; l’Unità Spinale posta nel nuovo ospedale di Fiorenzuola continuerà ad essere struttura di riferimento per le province vicine e potrà contare su un centro di elevatissimo livello per completare la riabilitazione dei pazienti e attraverso lo sport far ritrovare loro motivazione e speranza”.

“È la buona notizia che aspettavamo- commenta il sindaco di Villanova d’Arda, Romano Freddi-. All’iniziale perplessità per il piano di riorganizzazione della rete ospedaliera piacentina, che prevedeva di delocalizzare quest’ospedale, è subentrata una speranza di riconversione, che oggi si appoggia finalmente su una concretezza. Disponibilità totale d’ora in poi a lavorare, dunque, da parte dell’amministrazione comunale: siamo fiduciosi nell’appoggio di tutti i portatori d’interesse, ed esprimiamo anche il desiderio di poter partecipare e avere un ruolo costruttivo per la funzionalità del centro”.

Il nuovo Centro paralimpico
L’intervento prevede la ristrutturazione della struttura sanitaria di Villanova d’Arda, attualmente sede dell’Unità Spinale dell’Azienda Usl di Piacenza, in modo da creare un’area residenziale con circa 50 posti letto, mantenere uno spazio per le attività riabilitative e sanitarie e rafforzare la parte degli impianti sportivi: oltre agli elementi già esistenti (palestre, palazzetto, piscine riabilitative) verranno costruite una piscina, una pista di atletica e altri spazi pensati per i paratleti. Il Centro sarà in grado di attrarre paratleti e atleti paralimpici, e dunque persone con disabilità fisica già avviate allo sport, ma anche le persone con disabilità fisica che hanno terminato le fasi di cura e riabilitazione e vogliono iniziare un’attività sportiva. La struttura è pensata anche per tutti i pazienti delle Unità Spinali in fase di pre-dimissione, che hanno dunque superato la fase acuta sanitaria e che si trovano nella coda finale della riabilitazione prima di tornare al proprio domicilio. L’idea di fondo del Centro, dunque, è che la presenza di atleti, anche paralimpici, possa motivare altre persone con disabilità fisica a iniziare un’attività sportiva, in un circolo virtuoso in cui tutti i soggetti riescono a trarre beneficio psico-fisico.