Dal 18 al 20 maggio c’è Reggionarra, la città si accende di storie e viene invasa da bambini e narratori. Quest’anno si parla di “Incontramenti”: a teatro, nelle piazze, nei musei, nei cortili. Tra le novità, un Rodaribus itinerante, i lettini della buonanotte tra i dipinti della Galleria Parmeggiani, un viaggio fin nelle viscere del Teatro Valli… E racconti tradotti nei linguaggi dei segni, in braille e con la comunicazione aumentativa. E tante occasioni anche per i più grandi. Prenotazioni e vendita biglietti su www.iteatri.re.it (solo lo spettacolo R. OSA in vendita su www.biglietteriafonderia39.it)

***

È Giuseppe, 5 anni, che dobbiamo ringraziare quest’anno. A lui si deve il neologismo ‘Incontramento’, che dà il sottotitolo a Reggionarra 2018.

Incontramento vuol dire che resti con le persone, ci spiega l’autore.

Infatti Reggio Emilia, per tre giorni torna ad accendersi di storie e viene invasa da bambini e narratori. Sono i tre giorni (18, 19, 20 maggio 2018) di Reggionarra, la “città delle storie”.

Vale a dire: in un tempo confuso, di scudi e muri innalzati a definire confini, Reggionarra apre e spalanca porte e parole: nella terra, anche quella delle storie, c’è posto per tutti.

Questi incontramenti evocano menti che vanno a spasso libere per la città, ma anche incontri con l’altro da noi, con ciò che non conosciamo.

Anteprima. Domenica 13 maggio ore 18.00 Teatro Ariosto Il piccolo spazzacamino, un gioiello musicale di Benjamin Britten, con lo scopo di avvicinare i ragazzi all’opera. I ragazzi del neonato coro di voci bianche della Fondazione I Teatri, affiancheranno i cantanti professionisti portando in scena i risultati di un percorso didattico e artistico durato diversi mesi. Con loro il Quartetto Mirus e l’Ensemble strumentale della Fondazione I Teatri di Reggio Emilia.

37 luoghi, 115 appuntamenti. Tra il 18 e il 20 maggio si apriranno, dunque, piazze e cortili, si aggiungeranno sedie, si farà spazio ai canti, alla poesia, alla musica, alla danza, alla parola che cuce storie. Insieme adulti e bambini, raccontando con il linguaggio dei segni, in lingue diverse, nei giardini, nei cortili, nelle biblioteche, negli ospedali, nei teatri, nei parchi, al museo a spasso per la città su un Rodaribus gonfio di storie e incontri inaspettati, o sotto la tenda di un circo, nel buio del teatro.

Hanno detto. “Questa tredicesima edizione di Reggionarra è fatta di numeri importanti: 8 promotori, 37 luoghi, 115 eventi, 55 volontari. E’ infatti una della iniziative più importanti per la nostra comunità, che vede coinvolti sempre più bambini, famiglie, sostenitori privati, e non solo. E’ un esempio del saper fare delle istituzioni della città, 8 nello specifico, che hanno sottoscritto un Patto nel 2016 per far crescere sempre più questa manifestazione – ha detto l’assessora alla Città storica Natalia Maramotti , presentando Reggionarra 2018 nella sala del Planisfero della Biblioteca Panizzi – Reggionarra richiama l’idea di Gabriel Garcia Marquez per cui ‘narrare è come vivere’: la vita e il raccontarsi e raccontare sono elementi strettamente legati e indistinguibili, sono ciò che facciamo costantemente”.

Alla conferenza stampa sono poi intervenuti i rappresentanti della direzione artistica di Reggionarra 2018, che hanno illustrato le peculiarità dei diversi appuntamenti e comunicato lo spirito della manifestazione.

Monica Morini del Teatro dell’Orsa: “Reggionarra nasce dai bambini e da essi si irradia agli adulti e a tutta la città, come una grande e diffusa esperienza di senso, che poi torna ai più piccini, arricchendoli e facendoli crescere ancora. E’ la magia dell’Incontramento, che si invera negli antichi spazi di bellezza della nostra città, uno per tutti il Teatro Municipale Valli, e nelle piazze, che diventano luoghi di rinascita del ‘Noi’. Ci sono incontri dedicati ai bambini, ci sono altri incontri più vocati agli adulti perché anch’essi hanno un gran bisogno di storie, e ci sono incontri e spettacoli che potremmo chiamare ‘trasversali’, in cui le sensibilità e le visioni di ogni età si incrociano, generando nuove e spesso inattese esperienze collettive: il prezioso ritorno di Nicole e Martin, ad esempio, si inserisce in questa affascinante dimensione”.

Paolo Cantù, direttore generale e artistico della Fondazione I Teatri, ha sottolineato la collaborazione con le realtà di spettacolo della città, quale il Teatro MaMiMò, il contributo di Festina Lente Teatro – Progetto Teatro e Salute mentale al Teatro Cavallerizza per riflettere sui 40 anni della legge Basaglia, l’audiodramma al Teatro Ariosto e la grande narrazione, con visite guidate, al Teatro Municipale Valli, “dove saranno i dipendenti del Teatro a raccontare a coloro che vorranno ascoltare, questo luogo che loro vivono ogni giorno, accompagnando i visitatori anche nelle parti di solito interdette al pubblico”.

“La musica avrà una parte significativa in Reggionarra – ha spiegato Marco Fiorini, direttore dell’Istituto superiore di studi musicali Achille Peri – Con le nostre orchestre giovanili, cercheremo di offrire una maggiore consapevolezza delle potenzialità espressive e narrative della musica. Vorremmo che tutti scoprissero come ‘imparare la musica’ significhi anche ‘imparare dalla musica”.

“Se è vero che la danza è per il mondo e il mondo è per tutti, credo che le proposte, a cui abbiamo pensato, possano ascriversi a pieno titolo al programma e allo spirito di Reggionarra: il contatto tra mondi diversi”, ha detto fra l’altro Gigi Cristoforetti, direttore della Fondazione nazionale della Danza-Aterballetto, che ha citato in proposito la performance R. OSA in scena alla Fonderia 39.

Sono intervenute infine Paola Cagliari, direttore dell’Istituzione Scuole e Nidi dell’Infanzia, che ha evidenziato il percorso educativo, creativo e narrativo svolto con i bambini nel corso di tutto l’anno, ‘alimento’ originario e incessante di Reggionarra; Annalisa Rabitti, presidente di Farmacie comunali riunite e coordinatrice del progetto Reggio Emilia città senza barriere, che ha sottolineato la molteplicità delle sensibilità e dei linguaggi di Reggionarra, scaturiti e rivolti anche alle persone più fragili; Elena Edgarda Davoli, dirigente delle Politiche per la valorizzazione commerciale e l’incoming del Comune, che ha ricordato le potenzialità attrattive di Reggionarra per Reggio Emilia e in particolare per la Città storica, e l’impegno collettivo della città per la realizzazione del progetto.

Il programma. Incanteranno le acrobazie fiabesche di Nicole e Martin, le storie di un poeta come Bruno Tognolini, Chiara Lagani con i suoi libri di Oz, e le pagine di Andrea Valente, Annamaria Gozzi, Mary Franzoni. All’auditorium del Credem attesissimo Roberto Anglisani con Il sognatore. Al Parco Cervi il Teatro delle Briciole porterà il suo I’Mnatura, esplorazione notturna tra cespugli e alberi parlanti con lumi di torcia a guidare i bambini, la Baracca Testoni si dedicherà ai piccolissimi ospite della Biblioteca Panizzi, in piazza della Vittoria gli Eccentrici Dadarò accoglieranno tutti, la Compagnia Lannutti&Corbo proporrà il suo mini circo stralunato e poi lo spettacolo Kanu dei Piccoli Idilli con attori e musicisti dal Senegal, Faber Teater si esibiranno con Non ti vedo non mi vedi al Teatro Sant’Agostino mentre A ritrovar le storie del Teatro dell’Orsa andrà in scena al Chiostro Grande di San Domenico.

Ilaria Gelmi porta Pollicino a Palazzo Ancini, Laura Pazzaglia propone il Principe tonto, Batignani&Faloppa si ispirano dall’arte di Bruno Munari.

Spazio alla musica, con tutte le iniziative dell’Istituto superiore di Studi musicali Peri con un focus su uno dei suoi pezzi forti, l’Orchestra Giovanile.

E ancora, un’esperienza unica nelle suggestive stanze della Galleria Parmeggiani con i Lettini delle storie dove gli spettatori potranno accomodarsi su candidi letti e ascoltare una storia della buonanotte narrata solo per loro, con la regia di Bernardino Bonzani, Monica Morini e la drammaturgia sonora di Antonella Talamonti insieme ai protagonisti del Bando Internazionale Giovani Narratori e la “Casa delle storie”.

Inoltre laboratori aperti ad adulti e bambini condotti da illustratori come Michele Ferri, Francesco Fidani e Eugenio Bertozzi con Tothem Tour, Franco Tanzi, formatori come Paola Terranova dell’Istituto Ciechi.

Anche al Palazzo dei Musei un ricco programma con Il Museo in giallo, caccia all’oggetto tra le collezioni, e le narrazioni e il laboratorio Al di là delle storie.

Il cortile ospiterà invece La ricetta della Strafelicità, una produzione dell’Associazione culturale Cinqueminuti.

Reggionarra per tutti. Il progetto Reggio Emilia Città senza Barriere, compagno di viaggio importante, propone gli spettacoli Dora e il Gentilorco e Siamo senza titolo. Narrazioni senza titolo, con il cuore favorendo l’apertura a tutto il pubblico a eventi tradotti nel linguaggio dei segni, in braille e con la comunicazione aumentativa.

Il Teatro al contrario. Un viaggio inedito e raccontato da ciceroni speciali: i lavoratori del Teatro Municipale Valli, che ogni giorno lo abitano e ne conoscono i segreti. I visitatori scenderanno nelle viscere del grande e splendido edificio e poi risaliranno fino in cima, tra scale e pertugi, lungo i quali si allestiscono e si inscenano storie straordinarie da più di 150 anni. Il teatro è uno scrigno inesauribile di sorprese: si apriranno anche le terrazze del Ridotto con gli aperitivi della Spumanteria all’Opera (sabato ore 17.00-22.00; domenica ore 10.00-15.00).

Reggionarra per i grandi. Reggionarra vuole narrare anche ai più grandi: alla Fonderia 39 la performance R. OSA, proposta della Fondazione nazionale della Danza, compagnia Aterballetto, che si inserisce nel filone poetico di Silvia Gribaudi e si ispira alle immagini di Botero, al mondo anni ‘80 di Jane Fonda, al concetto di successo e prestazione.

Marco Baliani, sempre in Fonderia 39, propone lo spettacolo Dentro ad un gatto ci sono tante storie.

Il radiodramma Igiene dell’assassino dal romanzo di Amélie Nothomb con adattamento e regia di Sergio Ferrentino, in cui lo spettatore verrà munito di radiocuffie, andrà invece in scena al Teatro Ariosto. Varcando la soglia del teatro, il pubblico entrerà in uno studio radiofonico per assistere a quello che non dovrebbe vedere ma solo ascoltare: la registrazione di un audiodramma.

Festina Lente Teatro – Progetto Teatro e Salute mentale porterà al Teatro Cavallerizza La vita fragile, spettacolo ideato per celebrare e riflettere sui quarant’anni della legge Basaglia: un percorso dove, in alcuni punti, si svolgeranno, in contemporanea, diverse azioni teatrali, che si ripeteranno ininterrottamente.

Genitori narratori. Prosegue la tradizione dei genitori che si affiancano ai narratori professionisti. Coinvolge i “genitori-narratori” il nuovo Rodaribus: un viaggio in compagnia delle storie, una città che si apre alla fantastica attraverso strade di cioccolato e palazzi di gelato. Uno scuolabus con narrazioni itineranti si muoverà, con fermate straordinarie, da Piazza Domenica Secchi fino a Piazza Martiri del 7 Luglio.

Una iniziativa originale ideata da Monica Morini e realizzata con i “genitori-narratori” del “Cerchio delle Parole”. Incursioni rodariane di Paolo Garimberti a cura di Istituzione Nidi e Scuole dell’Infanzia e Laboratorio teatrale Gianni Rodari.

Ritroveremo i “genitori-narratori” in Piazza Martiri del 7 Luglio con gli Incontramenti Fantastici, mentre Officina Educativa, in collaborazione con Spazio culturale Orologio e Sei Gorillante, tesse trame di storie e d’incontri in Piazza Casotti per ragazzi e adulti. Con Misfatto il pubblico sarà coinvolto attivamente, a partire dagli indizi, nella soluzione del mistero.

Bando Giovani narratori. Anche quest’anno spazio ai giovani con il corso di formazione per narratori under 35; 10 giovani narratori sono stati selezionati e parteciperanno al corso tenuto da Monica Morini e Bernardino Bonzani del Teatro dell’Orsa, con la regista e musicologa Antonella Talamonti, in collaborazione con il Laboratorio Teatrale G. Rodari e i Nidi e le Scuole d’Infanzia. Sono ormai tanti i giovani narratori provenienti dai bandi che si sono susseguiti negli anni: molti di loro tornano a Reggio per un Tam Tam di storie in Piazza Frumentaria.

Collaborazioni. Reggionarra negli anni è diventato un progetto sempre più ricco e partecipato, in grado di coinvolgere istituzioni e associazioni cittadine; ne sono testimonianza le innumerevoli collaborazioni ad iniziare dalla Fondazione Palazzo Magnani che, nell’ambito di Fotografia Europea, con i suoi laboratori fotografici apre gli spazi della Banca d’Italia e della Sinagoga. E ancora le narrazioni proposte dalla Fondazione Famiglia Sarzi, da Casina dei Bimbi con gli studenti del Liceo Ariosto-Spallanzani e del Liceo Aldo Moro, Lega Ambiente, Lingua Point con narrazioni in lingua, Associazione Perdiqua onlus, Nati per Leggere e Nati per la Musica, Zoolibri.

Da segnalare inoltre la collaborazione di alcune librerie con le loro proposte narrative: la Libreria Strand Einaudi, la Libreria Rusconi, Il semaforo blu e l’Atelier Almanacco.

Reggionarra vede quest’anno anche la collaborazione del Centro Didattico Musicale Teatrale San Marco che organizza, con l’Istituto comprensivo Musicale “Chieri I” e I violini di Santa Vittoria, un concerto nella suggestiva cornice del Chiostro della Ghiara.

Non è mancata anche quest’anno l’adesione di privati cittadini che mettono a disposizione i loro straordinari spazi: il cortile di Palazzo Sacrati sarà ancora una volta teatro di una performance artistica aperta alla città.

Volontari. A Reggionarra i volontari svolgono un ruolo da protagonisti. Persone di età e provenienze diverse accolgono il pubblico nei luoghi delle narrazioni: a loro il compito di dare il benvenuto nella “città delle storie”. Sono i “custodi” delle piazze, delle strade e dei cortili in cui si svolgono gli eventi e sono un importante punto di riferimento per i bambini e le loro famiglie, per tutto ciò che riguarda il programma di Reggionarra.

L’edizione 2018 registra, ad oggi, l’adesione di oltre 50 volontari. Da segnalare l’adesione di un buon numero di volontari che si avvicinano per la prima volta a Reggionarra mentre sono sempre presenti e attivi i volontari della Fondazione Reggio Children, della Libera Università del Crostolo e gli studenti universitari della sede reggiana di Unimore. I volontari saranno facilmente riconoscibili dalla t-shirt bianca firmata Staff di Reggionarra.

Reggionarra sostenibile. Acqua pubblica grazie ad Iren e al “fontanone” collocato per l’occasione nella zona del Parco del Popolo, dove grandi e piccoli potranno dissetarsi.

E se piove? Non pioverà. Ma è bene stare sempre sintonizzati sulla pagina Facebook di Reggionarra, che in tempo reale potrà dare tutte le informazioni necessarie sulle eventuali variazioni del programma.

Info: www.reggionarra.it – Facebook Reggionarra