Si è tenuto oggi pomeriggio a Palazzo Allende il terzo incontro del tavolo di coordinamento sul post-emergenza alluvione di Lentigione, presieduto dal presidente della Provincia di Reggio Emilia, Giammaria Manghi. “E’ stata una riunione decisamente positiva perché ha segnato la chiusura di alcune questioni aperte dall’immediato post-emergenza e, quindi, un sostanziale avanzamento verso il ripristino della normalità, in un clima di proficua collaborazione tra rappresentanze dei cittadini, struttura commissariale, enti e istituzioni”, ha dichiarato il presidente Manghi. All’incontro erano presenti il commissario straordinario del Comune di Brescello Antonio Giannelli, i rappresentanti del Comitato cittadino di Lentigione Edmondo Spaggiari, Claudio Giorgi e Lorenzo Bianchi Ballano ed i responsabili di Aipo (Mirella Vergnani), Area affluenti Po dell’Agenzia Sicurezza del territorio e Protezione civile (Francesco Capuano e Federica Manenti), Ausl (Lucia Monici), Consorzio di bonifica dell’Emilia centrale (Guido Bartoli), Iren (Alberto Bonora), Sabar (Marco Boselli e Stefano Salati).

Argini. Aipo ha annunciato che tra dieci giorni inizieranno le lavorazioni di completamento e rifinitura dell’arginatura danneggiata, con la rimozione dei teli e la semina delle scarpate.  Da lunedì, invece, saranno avviati i lavori di manutenzione ordinaria, sfalcio e decespugliamento su tutte le arginature dell’Enza. Nel frattempo è stata ultimata la fase di raccolta dei dati necessari alla ricostruzione dell’evento ed alla individuazione delle cause che, grazie a 50.000 euro stanziati dalla Regione, saranno affidate all’Autorità di distretto del fiume Po in convenzione con l’Università di Parma. Tali studi serviranno per definire l’aggiornamento delle analisi idrologiche e idrauliche del fiume Enza, così da poter individuare il nuovo assetto di progetto e programmare i conseguenti nuovi interventi su argini e casse di espansione per ridurre al massimo il rischio di eventuali alluvioni. Entro l’estate inizierà inoltre un primo stralcio di interventi di manutenzione sulla vegetazione nel tratto compreso tra Sorbolo e Coenzo, parte di un intervento complessivo sull’intera asta dell’Enza che sarà attuato nel 2019.

Fanghi. Saranno rimossi a breve – si prevede entro la fine di giugno, considerando anche i 15 giorni necessari per il silenzio/assenso alle operazioni – gli accumuli di fango presenti nei pressi del cimitero, della scuola materna e di via Imperiale superiore. Si tratta degli stessi tre punti nei quali, insieme al Comitato cittadino di Lentigione, sono stati effettuati da Sabar i prelievi.  Le analisi, effettuate dallo Studio Alfa, non hanno infatti evidenziato alcuna criticità, al pari di quelle eseguite da Coldiretti. Il materiale potrà dunque essere rimosso e nei prossimi giorni si cercherà di individuare un impianto di destinazione all’interno del territorio provinciale, anche al fine di limitare l’impatto ambientale delle operazioni di trasferimento.

Fossati. Praticamente ultimati i lavori di spurgo e pulizia di fossati e canali di scolo da parte del Consorzio di bonifica dell’Emilia centrale. Rimane solo da completare l’intervento lungo la Sp 62 in via Chiesa nel tratto che interessa anche la linea ferroviaria per il quale si è in attesa di conoscere tempi e caratteristiche dei lavori che Fer dovrà effettuare.

Acqua. Anche le analisi eseguite dal Servizio Igiene degli alimenti e nutrizione (Sian) dell’Ausl attraverso 46 prelievi effettuati in 35 pozzi di abitazioni private hanno confermato che l’alluvione non ha avuto effetti sulla qualità dell’acqua.