Andrà in scena domenica 6 maggio, alle ore 16 al teatro Cavallerizza, lo spettacolo “Album di famiglia: storie di bellezza e quotidianità”, un’originale produzione di ‘Sinonimia teatro cultura bellezza’ che racconta esperienze di affidi familiari e accoglienza, portando in scena non soltanto attori, ma anche professionisti dei servizi sociali e giovani cittadini.

Sul palco i professionisti dei Servizi sociali narreranno alcune delle loro esperienze per condividere con il pubblico chi sono e come si sforzano nel loro lavoro di mettere sempre al centro l’accoglienza e la relazione, riuscendo così a fare la differenza. Gli operatori, che per mestiere si infilano in tanti “album di famiglia” e ascoltano tutte le emozioni, anche quelle che non si possono dire, questa volta racconteranno un po’ di loro.

Lo spettacolo – per la regia di Fadia Bassmaji e la direzione tecnica di Alessandra Pavoni – è diviso in due parti. Una prima parte (atto I), rivolta a grandi e piccoli, in cui si narra la relazione tra una bambina e il suo pesciolino rosso, nasce dal desiderio di fornire uno spunto poetico-onirico sul tema della relazione affettiva e ampliare l’immaginario legato alla famiglia. La bambina e il pesciolino rosso raccontano, attraverso musica, movimento e ombre, il viaggio che occorre fare per prendersi cura di un “altro”, un’avventura aperta a tutti, purché ci sia amore. Album di famiglia è pensato per parlare ai più piccoli di età e alla parte più bambina di ogni adulto.

La seconda parte (atto II) è rivolta principalmente ad adulti e operatori sociali ed è frutto di un processo partecipato nel quale un gruppo di professionisti dei Servizi sociali e della Programmazione del welfare si sono confrontati sull’essere assistente sociale, su cosa significa accoglienza, su come promuovere la cultura dell’affido fra i cittadini, sul rapporto tra servizio e famiglie. Verranno narrate alcune storie di accoglienza e di affido. Per questa seconda parte i bambini presenti in sala potranno, in alternativa allo spettacolo, intrattenersi con le animazioni curate dall’associazione “Casina dei bimbi”.

L’iniziativa si inserisce nel percorso avviato dai Servizi sociali e dalla Programmazione del welfare per sensibilizzare la città sul tema dell’attenzione per l’altro, in questo caso i bambini e le loro famiglie, e sull’importanza dell’accoglienza e della relazione. L’attenzione ai bambini e alla loro qualità di vita – sopratutto là dove la famiglia è più fragile e va supportata – sono alla base di legami che aiutano a crescere e incrementano fiducia. Se i bambini sono tutti “figli nostri”, diventa importante dar voce a quella che viene chiamata “genitorialità sociale”, che ha a che fare con la responsabilità di una società di farsi educante e partecipe delle difficoltà e delle fatiche che alcuni incontrano fin da piccoli.

I gesti di attenzione e accoglienza che le persone di una comunità – e i servizi sociali e gli operatori in primis – realizzano possono fare la differenza nelle vite dei bambini. Possono essere diversi sia per intensità che per modalità, ma servono tutti in eguale misura: si può essere disponibili per un aiuto nei compiti, per organizzare qualche merenda insieme, per qualche accompagnamento, accogliere per una emergenza temporanea o per un periodo lungo anche di anni, affiancare solo qualche giorno e qualche ora oppure accogliere a vivere in famiglia, oppure anche aiutare chi aiuta.

Lo spettacolo è a ingresso libero. Info 0522.456725 – 456962.