Mercoledì 2 maggio 2018, alle ore 16, al Cinema Teatro Primavera di Fiorano Modenese, si rappresenterà la lezione-spettacolo Teatro in viaggio, finanziata dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, realizzata da Cefa e Cantieri Meticci in collaborazione con l’amministrazione comunale e la Parrocchia di Fiorano

Lo spettacolo sarà tenuta da Pietro Floridia della Compagnia Cantieri Meticci di Bologna, che ha partecipato a un lungo stage di tre settimane in Marocco dove ha potuto svolgere un’attività di formazione sulle forme di contrasto ai radicalismi, ma anche di attività sull’uso del teatro come azione di integrazione tra le culture. Un’illustratrice accompagnerà il racconto con un’innovativa tecnica di proiezione.

La rappresentazione nell’ambito del progetto Je suis migrant, ha lo scopo di favorire i processi di integrazione e contrastare le forme di radicalismo tra i giovani. Si tratta di un incontro pubblico a cui parteciperanno vari spettatori: il Gruppo Babele di Fiorano, servizi che operano con immigrati e per l’integrazione, il CDA, volontari, cittadini e autorità.

Prima dello spettacolo, i ragazzi della Redazione del giornalino Inchiostro di Babele incontreranno una classe di undici studenti di italiano della comunità Ceis di via Martiniana. Gli allievi, che hanno un’età media di poco più di vent’anni, sono tutti richiedenti asilo. Provengono dal Mali, dalla Costa d’Avorio, dal Senegal e dal Burkina Faso: zone potenzialmente soggette all’influenza del fondamentalismo islamista. Sarà un’occasione per conoscersi meglio e scoprire storie di vita particolari, nel rispetto reciproco.

Questa attività si colloca nell’ambito di un progetto, cofinanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, intitolato “Je suis Migrant”, che CEFA Comitato Europeo per la Formazione e l’Agricoltura Onlus ha in corso in Marocco.

Il progetto intende contribuire alla riduzione dell’esclusione economica, sociale e culturale dei migranti di ritorno e dei migranti Subsahariani nelle province di Salé e Oujda in Marocco, mediante la produzione di un modello di sviluppo locale inclusivo diretto all’integrazione tra migranti e comunità di residenti, e alla prevenzione delle conflittualità sociali e del radicalismo, in particolare tra i giovani. A tal fine, il progetto lavorerà con le associazioni e le realtà sociali, istituzionali e scolastiche marocchine che si trovano a contatto con le forme di esclusione sociale in cui versano i migranti e i giovani delle periferie, mettendo in rete le diverse realtà e formando gli operatori della società civile su temi attinenti, in modo da promuovere la diffusione di iniziative di analisi e azione sull’integrazione e sulla prevenzione della radicalizzazione.

Sempre nell’ambito del progetto (quindi in Marocco) sarà sviluppato un percorso educativo scolastico ed extrascolastico volto alla prevenzione dell’esclusione e del radicalismo.

Per la parte di attività cofinanziate dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena il progetto prevedeva alcune attività sul territorio modenese.  L’azione si concentra sul territorio di Fiorano Modenese in continuità con un progetto, terminato lo scorso anno, rivolto ad adolescenti e giovani stranieri e italiani (“Storie Migranti. Raccontare la migrazione in un distretto industriale modenese”), promosso dall’Associazione Modena CEFA, che aveva visto il coinvolgimento di alcune realtà locali (Gruppo Babele, Associazione Alba degli Angeli, Circolo Nuraghe), l’Amministrazione comunale e l’Associazione Cantieri Meticci, specializzata in attività di teatro applicato a tematiche sociali. Cantieri Meticci è anche inserita come realtà specializzata nel progetto internazionale “Je suis Migrant”.

La “lezione”, aperta al pubblico, sarà interamente curata dal partner “Cantieri Meticci” coinvolto come detto sia nella formazione degli operatori locali in Marocco sia nel progetto “Storie Migranti”. Voce narrante e drammaturgia saranno di Pietro Floridia, regista e fondatore della Compagnia Cantieri Meticci.

Introdurrà l’attività con una breve presentazione del progetto il responsabile del CEFA per i progetti in Marocco e in Italia, Andrea Tolomelli.

Alla drammatizzazione si affianca anche un contributo visivo fornito dall’artista e illustratrice di origini iraniane Seide che produrrà in diretta delle illustrazioni a supporto del racconto teatrale.