Riccione ha completato domenica la settimana tricolore primaverile assoluta con la finale scudetto della Coppa Caduti di Brema.  L’appuntamento a commemorazione della squadra azzurra perita nel disastro aereo di 52 anni fa, assegna ongi anno il titolo tricolore a squadre, ma che anche in questa edizione ha visto premiato il Circolo Canottieri Aniene all’ennesima doppietta maschile-femminile.

Allo Stadio del nuoto, solo la formazione modenese degli Amici del nuoto Vvff era in gara nella finale con le migliori 8 formazioni di A1. II ragazzi di Luciano Landi erano riusciti a dicembre nell’impresa di centrare la qualificazione anche sull’onda emotiva della tragedia estiva di Mattia Dall’Aglio. Anche in questa finale si sono altrettanto ben comportati concludendo in 7^ posizione.

Protagonista del dorso è stato Lorenzo Mora che ha dominato le prove di specialità e ha mostrato una volta di più il feeling con la vasca corta. Stefano Ballo in forma olimpica come mostrato agli assoluti, ha replicato nei 200 misti e 100 stile libero le belle cose messe in mostra nei giorni precedenti. Matteo Sogne studente all’università dello Utah, è rientrato non volendo mancare ad una finale tanto importante, fornendo il proprio contributo nei 400 e 1500 stile libero. Michele Iotti anche se non più agonista a tempo pieno, non ha per niente sfigurato nella rana. Vittorio Coloretti e Francesco Verzani si sono sacrificati a farfalla, Matteo Cattabriga nei 400 misti, Lorenzo Ferrari ha integrato nella composizione delle staffette il capitano Matteo Beretta, titolare nella prova individuale nei suoi 200 stile libero. Una prestazione corale di orgoglio, con il cuore letteralmente lanciato oltre l’ostacolo. L’unico modo sportivo per onorare gli assenti recenti e passati del nuoto.

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Nella foto da sinistra Sogne, Ballo, Coloretti, Verzani, Ferrari, Iotti, Mora, Cattabriga, Beretta, i coach Luciano Landi e Sergio Serrano.