Personale della Squadra Mobile della Questura di Bologna ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP presso il Tribunale di Bologna nei confronti di due cittadini peruviani, rispettivamente di anni 51 e 39, responsabili di aver rubato merce destinata al negozio Louis Vuitton.

Nella mattinata del 17 maggio dello scorso anno, nella centralissima via Farini, un dipendente di una ditta di trasporti dopo aver parcheggiato il furgone ed essere entrato all’interno del negozio per prendere accordi per la consegna, ha fatto ritorno all’autocarro e si è accorto che erano stati rubati cinque colli contenenti un orologio, alcune borse ed accessori vari per un valore di circa 10.000 euro.

L’immediata indagine avviata dalla sezione reati contro il patrimonio della Squadra Mobile di Bologna ha consentito di verificare sin da subito che uno dei due peruviani ha seguito il trasportatore che, dopo aver parcheggiato l’autocarro, si è recato presso il negozio mentre l’altro, utilizzando un particolare arnese multi pic, ha forzato la serratura del furgone ed arraffato quanto più possibile caricando il malloppo su un altro furgone parcheggiato lì vicino.

L’attività investigativa posta in essere dai poliziotti della locale Questura si è basata, inizialmente, su continui servizi sul territorio nella convinzione che quello non fosse che il primo di una serie di colpi che i due volevano realizzare; difatti, di lì a pochi giorni il medesimo furgone utilizzato per caricare la merca rubata è stato intercettato mentre percorreva la medesima strada della moda bolognese ed è stato possibile identificare gli occupanti per gli attuali indagati.

La comparazione con le immagini che avevano ripreso la scena del furto, nonché una profonda analisi dei cellulari in uso agli stessi, ha consentito di raccogliere una serie di elementi probatori che hanno portato all’emissione dei provvedimenti restrittivi da parte del GIP presso il Tribunale di Bologna dott.ssa Zaccariello su richiesta del Sostituto Procuratore dr. Ambrosino.

I due, con precedenti per reati contro il patrimonio, sono stati rintracciati in provincia di Milano.