Si è introdotto furtivamente all’interno di una struttura alberghiera che ospita alcuni richiedenti asilo raggiungendo le camere degli ospiti che ha rovistato riuscendo ad impossessarsi del cellulare di un profugo. Una volta sorpreso all’interno si è dato alla fuga.

L’aver dimenticato pressi la bicicletta con la quale aveva raggiunto la struttura alberghiera prima di darsi alla fuga è stata la circostanza che ha permesso ai carabinieri di arrestare il ladro e recuperare la refurtiva restituita al malcapitato profugo. Il ladro infatti dopo il furto è tornato per riprendersi la sua bicicletta venendo notato dai testimoni che l’hanno inizialmente fermato allertando i carabinieri. Sul posto è subito intervenuta una pattuglia dei carabinieri della stazione di San Martino in Rio che oltre a bloccare il ladruncolo recuperava lo smartphone rubato al richiedente asilo che il ladro aveva gettato a terra cercando di nasconderlo nei pressi di una siepe. Con l’accusa di furto aggravato i carabinieri della stazione di San Martino in Rio hanno arrestato il cittadino marocchino A.M. 26enne in Italia senza fissa dimora, ristretto al termine delle formalità di rito a disposizione della Procura reggiana.

E’ accaduto questa notte poco dopo l’una quando, una pattuglia della stazione di San Martino in Rio interveniva presso una struttura ricettiva della zona a seguito della richiesta da parte del titolare che segnalava il furto ai danni di un sopite della struttura, risultato essere un richiedente asilo. All’arrivo i militari notavano un gruppo di profughi, alloggiato nella struttura attorno ad un uomo risultato poi essere il ladro. L’uomo preso in consegna dai carabinieri che lo identificavano nel menzionato nordafricano cercava di disfarsi della refurtiva venendo sorpreso dai militari che recuperavano a terra lo smartphone del derubato a cui veniva restituito. I militari quindi appuravano che in precedenza l’uomo introdottosi nella struttura alberghiera da una porta secondaria aveva raggiunto le camere dei profughi introducendosi all’interno per rubare. Nel bel mezzo dell’intrusione veniva notato da un ospite che lo metteva in  fuga. Quindi i controlli degli ospiti portavano ad accertare l’ammanco di un cellulare rubato dallo sconosciuto che tuttavia poco dopo veniva notato nei pressi della struttura: fuggito a piedi era tornato indietro per prendersi la bicicletta parcheggiata poco lontano. Veniva fermato dagli stessi profughi e quindi preso in consegna dai carabinieri di San Martino in Rio, subito giunti, che alla luce della flagranza di reato lo arrestavano per furto aggravato. L’uomo è stato ristretto a disposizione della Procura reggiana.